Salute, benessere, cosmesi

Memoria, chi parla le lingue la allena meglio


Uno dei segreti nella conservazione della memoria è quello di tenerla sempre sotto allenamento e le lingue sono un ottimo strumento per farlo, ma anche per prevenire malattie degenerative del cervello come l' Alzheimer. Lo dicono anche i principi base del 'metodo' ideato dall'esperto Gianni Golfera, ma lo dimostra anche una recente ricerca infatti ha dimostrato come le persone che parlano almeno due lingue ritardano almeno di cinque anni la possibilità di ammalarsi rispetto agli altri.

  Già da tempo molti ricercatori erano convinti che stimolare la memoria con le lingue fosse propedeutico ad una buona salute mentale soprattutto dopo una certa età, ma adesso ci sono anche i risultati di una ricerca medica che lo attestano chiaramente.

Lo studio è stato portato avanti da un gruppo di ricercatori dell’Ospedale e dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano che hanno monitorato un centinaio di persone alle quali era stato diagnosticato il morbo di Alzheimer da tre anni. Metà di loro è di lingua madre italiana ed è residente a Milano, l’altra metà invece è originaria dell’Alto Adige e sin da piccola parla sia italiano sia tedesco. Così è emerso che il gruppo delle persone parlanti due lingue era in media cinque anni più vecchio di quelle dei monolingue. E nei test sulla memoria, sia nella capacità di ricordare parole sia di riconoscere volti e luoghi, i bilingue hanno anche ottenuto risultati migliori.

  Ancora non è chiaro invece come un maggiore uso del cervello, il bilinguismo o una maggiore istruzione abbiano un compito protettivo sul cervello e sulla memoria di ogni singola persona. Però lo studio in questione ha anche dimostrato come le persone che parlano due lingue presentano un’attività maggiore in alcune aree del cervello e un maggior grado di connessione nei collegamenti cerebrali che svolgono funzioni di controllo cognitivo ed esecutivo.

  E sarebbe qui che i soggetti in grado di parlare almeno due lingue attivano questi meccanismi in grado di proteggere e attivare la memoria. Il prossimo passo, per andare fino in fondo, sarà quello di stabilire se questo vale solo per le lingue imparate da bambini (come nel caso dei ladini) oppure se è un effetto che dura per tutta la vita e quindi anche da adulti. In realtà però sembra chiaro che qualunque attività per tenere in esercizio il cervello sia utile.

  E qual è un buon metodo, anche facile da seguire, per imparare più lingue? Alexander Arguelles, un linguista che ne ha studiate e ne conosce una settantina da autodidatta, ha un metodo: camminare all'aria aperta ascoltando registrazioni della lingua da imparare e ripetere ogni parola a voce alta, in contemporanea con la voce che si sente in cuffia per familiarizzare con i termini.


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