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APPENDICITE: SINTOMI, CAUSE E INTERVENTO


I sintomi di un'appendicite possono variare da soggetto a soggetto, ma generalmente allo stadio iniziale comparve un leggero malessere generale concentrato al livello addominale, accompagnato da uno stato febbricitante.

L'appendicite compende un processo infiammatorio dell'organo in questione, sfociando spesso nell'itervento chirurgico di asportazione in casi di gravità seria.

Una visita specialistica e un'ecografia all'addome sono le diagnosi più veloci per comprendere l'entità della situazione.

L'organo dell'appendicite è rappresentato da una piccola struttura tubolare che si origina dall'intestino cieco. L'origne di un'infiammazione modesta viene detta appendicite edematosa, mentre in stadi più gravi che comportano anche una rottura della parete è definita appendicite flemmonosa e in conseguenza gangrenosa. In tal caso, per mezzo del contenuto dell'appendicite rotta, i sintomi sfoceranno in una peritonite, con conseguenze gravissime in caso di non intervento.

Ogni anno, circa il 10% della popolazione, è sottoposto all'intervento di rimozione dell'organo.

 

CAUSE DELL'INFIAMMAZIONE DELL'APPENDICITE

Le cause dell'infiammazione dell'appendicite sono riconducibili al ristagno della flora batterica intestinale in conseguenza alla chiusura del canale intestinale.

L'occlusione può derivare dall'ingrossamento dei follicoli linfatici, oppure da un'ostruzione del lume, in un evento più raro di casistiche.

SINTOMI DELL'INFIAMMAZIONE DELL'APPENDICITE

Nello stadio iniziale dell'infiammazione i sintomi interessano un malessere generale, il dolore all'addome può sfociare in modesti dolori, per poi aumentare di proporzione. Altri sintomi possono coinvolgere un dolore alla gamba destra, con la comparsa di uno stato febbricitante. Con il progredire dei sintomi si avranno nausea e palpitazioni, con febbre alta sino a 39 gradi. Tuttavia, in alcuni soggetti, la sintomatologia può variare ed estendersi anche alla zona del fegato, o localizzarsi in altre zone specifiche.

 

DIAGNOSI DELL'INFIAMMAZIONE DELL'APPENDICITE

Nella quasi totalità dei casi, l'infiammazione dell'organo appendice è rilevabile tramite una semplice visita diagnostica, effettuata dal medico per mezzo della palpazione dell'area dell'addome interessata. Il dolore viene di solito avvertito nella zona illiaca destra, un paio di dita al di sotto e cinque dita a lato destro dell'ombelico.

Ulteriori conferme sono rappresentate da un'analisi sanguigna, che rivelerà il numero dei globuli bianchi in aumento, associata ad un'ecografia addominale.

L'esame dell'ecografia si rivela quindi utile e indispensabile anche in diversa sede di localizzazion del dolore, come sopra citato.

 

INTERVENTO APPENDICITE

I sintomi di un'infiammazione acuta dell'appendicite degenerano solitamente entro le successive 24 ore in cui avviene la perforazione dell'organo. In questo caso l'intervento chirurgico deve essere eseguito con urgenza.

In casi di infiammazione sotto controllo i medici decideranno invece di procedere con una terapia di antibiotici al fine di ridurre o risolvere lo stato infiammatorio.

L'operazione potrà invece essere eseguita in due metodi differenti. Il primo consiste nell'intervento classico con un taglio di 2/3 centimetri sulla parte destra in direzione dell'appendice, con una degenza di recupero più lunga. La seconda modalità di intervento può essere eseguita tramite laparoscopia, una tecnica molto meno invasiva rispetto all'intervento standard. L'asportazione dell'appendice viene eseguita tramite due piccoli fori, nella zona addominale interessata. Il recupero post-operatorio consiste solitamente in un periodo di riposo di sole 48 ore, con un recupero totale più rapido rispetto alla procedura classica.


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