Salute, benessere, cosmesi

Balbuzie: un approfondimento


Il linguaggio è una parte fondamentale che permette di esprimere il pensiero. Quando la comunicazione s'inceppa si blocca e si ripete prendendo la comunicazione con l'interlocutore fonte di ansia e vergogna, l'isolarsi diventa la soluzione perché sforzo per comunicare in simili condizioni richiede un'energia continua, una sfida incessante delle contro questo blocco costringendo la persona a inventarsi delle strategie che non sempre risultano vincenti pur pur avendo richiesto fatica e coraggio.

Comunicare con un balbuziente

Comunicare con un balbuziente richiede una certa sensibilità in modo da non causargli un peggioramento della situazione tramite gli errori comuni che si possono commettere.
Per prima cosa bisogna tenere a mente che queste persone necessitano di più tempo per dire ciò che desiderano quindi, non bisogna intervenire interrompendolo con domande o atteggiamenti impazienti.
Un altro errore comune è quello di suggerire le parole finendo le frasi al posto loro. Intanto perché potrebbe non essere ciò che loro intendevano esprimere i pori perché questo atteggiamento causa nervosismo all'ansia nell'interlocutore aumentandogli il disagio l'imbarazzo e l'irritazione.
Un atteggiamento di sano interesse che include il guardarlo negli occhi, l'asserire di partecipare alla sua comunicazione è certamente auspicabile non solo in queste situazioni ma dovrebbe essere un atteggiamento da mantenere sempre.
Coloro che si ritrovano a parlare con qualcuno che ha questo problema dovrebbe avere l’accorgimento di non mostrare toni d’ironia o impazienza, se tale soggetto è un bambino, imparate a controllare anche il vostro modo di parlare perché parlando troppo velocemente gli renderete più difficile apprendere  accentuando ancora di più il problema della balbuzie.
Il soggetto solitamente dimostra caratteristiche particolarmente emotive con spiccata sensibilità, ma al di là di questo sono persone perfettamente normali.
Curiosa osservazione è di vedere che tali soggetti quando cantano, recitano o simili, non hanno particolari problemi al punto che il canto è diventata per  alcuni medici la terapia con cui sconfiggere questo disturbo; non è certo l’unico rimedio, ve ne sono di svariati tipi, ma qualsiasi sia la terapia con cui si affronta il problema, lavorando per sviluppare sicurezza nell'emissione del suono (e in particolare della parola) ma al contempo anche una tecnica che  sviluppi una certa sicurezza personale, ormai sgretolata dagli “incidenti” che tale disfunzione avrà certamente generato.
L’obiettivo da prefiggersi è quello di offrire al paziente  un modello di emissione della parola tale da permettergli, di presentare verbalmente i suoi pensieri in modo semplice e immediato in sostanza: parlare bene come tutti.


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