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Quali sono le principali funzioni che caratterizzano i droni?


I droni sono in grado di offrire un numero ampio e variegato di funzionalità arrivando ad impreziosire l’esperienza di volo. Nello specifico poi emergono alcune che si attestano come modalità chiave perché consentono di alzare la posta in gioco delle loro effettive prestazioni. In quest’ottica le funzioni principali sono due: il ritorno automatico e la "headless mode". Come vedremo da questa breve descrizione le due funzioni in oggetto permettono non solo di migliorare l’esperienza d’uso ma di offrire un funzionamento pratico e intuitivo, alla portata di tutti. In primis abbiamo il ritorno automatico che possiamo trovarlo per ovvie ragioni solo sui droni caratterizzati dall’impiego di GPS integrato.

Questo sistema di geolocalizzazione si rivela molto utile perché consente di memorizzare la posizione di decollo in modo da favorite un facile ritorno in caso di anomale durante il volo o più in generale per aiutare il pilota a trovare la strada di casa nell’eventualità in cui non ha un grande senso dell’orientamento. In questo modo è chiaro che non andremo mai a perdere il nostro drone, al di là delle nostre singole abilità nel farlo volare e nel gestire il suo stesso pilotaggio.

Di conseguenza scegliendo un modello che abbia come funzione principale il ritorno automatico ci affidiamo ad un drone dal funzionamento automatico e indipendente. L’altra funzione gettonata è la headless mode che prevede però una spiegazione un po' più articolata che ha a che fare con la struttura stessa dei droni. Essi sono caratterizzati da una parte anteriore e una posteriore differenziate solitamente dalla colorazione delle pale oltre che dalla presenza di inserti e luci colorate

Questa necessità di distinguere le due parti è una costante di questo mondo. In tal senso risulta fondamentale sapere quale sia la parte anteriore e quale sia la posteriore del drone laddove tutti i comandi impartiti sono sempre relativi all'orientamento del velivolo. Questo vuol dire che se il fronte del drone è rivolto verso il pilota e questi gli dà il comando di spostarsi verso destra, lui si sposterà verso ovvero la destra del drone.

Ovviamente in queste condizioni non è certo facile pilotare un drone sia perché non sempre possiamo distinguere luci e colori dalla distanza e sia perché in siffatto contesto è davvero un attimo dare il comando sbagliato. Ragion per cui per facilitare il pilotaggio entra in campo la headless mode, "modalità senza testa". Grazie ad essa tutti i movimenti sono relativi alla posizione del pilota e non alla testa del drone come succede solitamente. Fortunatamente questa funzione si trova anche nei modelli di fascia bassa aiutando così i neofiti a capire perfettamente come va manovrato in maniera responsabile un velivolo radiocomandato.

Fonte: https://migliori-droni.it/


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