Nutrizione

Gatti e alimentazione: i fattori da prendere in considerazione


Quante volte ti è successo che il gatto ti rubasse la bistecca che stavi cuocendo per cena? E questo indipendentemente dal fatto che avesse già mangiato o meno. D’altra parte, questi animali sono noti per la loro golosità e spesso ci troviamo di fronte mici con una mole non indifferente. Sorge allora il dubbio di quanto e quante volte un gatto debba mangiare.

I fattori che determinano l’alimentazione del gatto

La quantità ottimale di cibo per un gatto non è sempre la stessa, ma dipende da diversi fattori che il proprietario deve conoscere. Questi sono:

  • età;
  • attività fisica;
  • dimensioni;
  • avvenuta sterilizzazione o meno.

L’alimentazione per fasce d’età

Le abitudini alimentari del gatto, quindi, cambiano con il suo crescere. Più che il tipo di cibi, in particolare, si modifica il numero dei pasti che l’animale richiede. Vediamo allora quante volte al giorno deve mangiare un gatto.

Gatti piccoli (0-12 mesi)

Appena nato un gatto si nutre soltanto di latte materno e riesce a regolarsi da solo per quanto riguarda sia la tempistica sia la quantità.

A quattro settimane inizia lo svezzamento con il cibo solido. Lo stomaco è ancora piccolo, quindi è bene dividere la quantità di cibo necessaria in piccoli spuntini da dargli 5 volte al giorno. Quando il gatto cresce il cibo, secco e umido alternato, va aumentato piano piano.

Gatto adulto (dai 12 mesi)

Un gatto adulto mantiene l’abitudine dei piccoli pasti, che arrivano sino a dieci nell’arco di una giornata. La quantità potrebbe cambiare secondo la razza a cui appartiene: se si vuole una dieta accurata ci si può rivolgere a un veterinario nutrizionista. Buone indicazioni vengono offerte anche sulle confezioni di cibo per gatti.

Gatto maturo (dai 7-8 anni)

Il numero di pasti deve diminuire con il crescere dell’età del gatto. Invecchiando, infatti, si rallenta il processo digestivo e pasti troppo frequenti farebbero sì che la digestione diventi un processo senza più pause. Inoltre, anche il fabbisogno calorico diminuisce in modo strettamente collegato alla sua attività fisica. Bastano quindi un paio di pasti giornalieri.

Gatto sterilizzato, cosa succede

La sterilizzazione va a modificare l’equilibrio ormonale del gatto, che porta alla diminuzione della massa magra e del dispendio energetico a cui si contrappone un aumento della fame. Per questi motivi il gatto tende a prendere peso. In questo caso bastano un paio di pasti al giorno.

Dove mettere il cibo al gatto

Il gatto è un animale abitudinario e quindi è bene dargli il cibo sempre nel posto che lui ha ripetutamente dimostrato di preferire.

Per assicurargli cibo fresco sarebbe bene mettergli i croccantini o la carne nella ciotola al momento del pasto, secondo le esigenze alimentari appena viste. Ma se, invece, durante il giorno si è fuori casa, e non si può dargli il cibo al momento non ci si deve preoccupare. In questo caso ci si dovrebbe semplicemente ricordare di lasciare cibo e acqua in abbondanza: sarà poi il gatto a regolarsi da solo in base alle sue esigenze.


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