Abitazioni, lavori e servizi

Che cos'è il bonus terremoto


Nota anche con il nome di bonus terremoto, la detrazione di adeguamento sismico consiste in un'agevolazione di natura fiscale in vigore a partire dal 1° gennaio di quest'anno e fino al 2021. La detrazione può essere richiesta e ottenuta da chi ha effettuato interventi di adeguamento sismico, ma le agevolazioni sono differenziate in base alla zona geografica di riferimento: lo sconto, infatti, è del 50% in generale, ma sale al 65% per gli edifici che si trovano in aree che sono state classificate come zona sismica 1 o zona sismica 2. L'ecobonus con la detrazione fiscale al 65% è valido unicamente nel caso in cui l'edificio su cui vengono eseguiti i lavori di adeguamento sia adibito ad attività produttive o ad abitazione principale. La definizione delle zone 1 e 2, che sono quelle ad alto rischio di terremoti, deriva dall'Ordinanza n. 3274 del 2003 del Presidente del Consiglio dei ministri, in base al quale il territorio nazionale è stato suddiviso in quattro differenti aree di pericolosità sismica.

Le zone di pericolosità sismica del territorio italiano

La zona 1, che comprende in totale poco più di 700 comuni, è quella caratterizzata dal grado di pericolosità sismica più elevato, e quindi quella in cui potrebbero verificarsi dei terremoti forti. La zona 2, invece, riguarda circa 2.340 Comuni, dove si potrebbero verificare eventi sismici abbastanza forti. Il livello di pericolosità si abbassa nella zona 3, dove gli eventuali terremoti sarebbero di modesta entità: in queste aree, non è prevista la concessione del bonus per l'adeguamento sismico. Lo stesso discorso vale per la zona 4, contraddistinta da una pericolosità bassissima e, quindi, poco esposta a potenziali eventi sismici.

Come accedere al bonus

La detrazione può andare da un minimo del 50% a un massimo dell'85% in funzione del livello di miglioramento che viene ottenuto tramite gli interventi di adeguamento sugli edifici. I contribuenti che sono interessati a beneficiare di questa agevolazione sono tenuti a far eseguire i lavori necessari entro il 31 dicembre del 2021. Previsto un limite massimo rispetto agli importi detraibili, corrispondente a 96mila euro per ogni unità immobiliare. La detrazione non sarà più ripartita in dieci rate annuali, come in passato, ma in cinque. La detrazione prevista per gli immobili privati è del 50% nel caso di interventi che permettono di cambiare la classe di rischio; sale al 70% nel caso di interventi che garantiscono il miglioramento di una classe di rischio; arriva fino all'80% nel caso in cui il miglioramento sia di ben due classi di rischio. 

Le detrazioni per i condomini

Per i condomini, le detrazioni sono parzialmente differenti rispetto a quelle previste per la messa in sicurezza edifici privati. Infatti, il bonus applicato è del 50% nel caso di lavori che non determinano una variazione della classe di rischio. Quando viene ottenuto il miglioramento di una classe di rischio, la detrazione non è del 70 ma del 75%; se, invece, le classi di rischio che migliorano sono due, l'agevolazione concessa non è dell'80 ma dell'85%.

Le classi di rischio

Al momento sono otto le classi di rischio che sono state identificate dal Ministero delle Infrastrutture: esse riguardano non solo i rischi a cui gli edifici sono sottoposti in presenza di terremoti, ma anche le modalità con le quali gli edifici reagiscono agli eventi sismici.


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