Antifurti wireless, ecco come migliorare la sicurezza della propria abitazione

La ricerca di un impianto di allarme per il proprio appartamento può portare a prendere in considerazione l’ipotesi di acquistare un sistema wireless. Ma come sono fatti gli antifurti senza fili? Il cuore di questo sistema è rappresentato dalla centralina, che può essere ritenuta il cervello di tutto l’impianto: essa si basa su un software grazie a cui vengono gestite tutte le informazioni che le altre componenti ricevono e trasmettono. Nel caso in cui si verifichi un’intrusione, il segnale viene inviato non solo alla sirena, ma anche al combinatore GSM, per mezzo del quale il padrone di casa sarà poi contattato al telefono.

La centralina di un impianto senza fili

In un antifurto casa wireless, la centrale comprende una tastiera, un display e una sirena interna. Il consiglio è quello di posizionare la centrale in un punto nei pressi della porta di ingresso, in modo tale che entrando in casa gli inquilini abbiano la possibilità di attivare l’antifurto senza difficoltà agendo direttamente sulla tastiera (e lo stesso può avvenire per la disattivazione dell’impianto quando si esce di casa). La presenza di un sistema anti-manomissione è di sicuro un punto di forza, ma ciò non toglie che sia meglio collocare la centrale in un angolo non visibile, sempre a condizione che ci sia, nel punto prescelto, un segnale GSM.

I sensori degli antifurti wireless

Un impianto di allarme wireless in genere è caratterizzato dalla presenza di sensori di apertura, noti anche come contatti magnetici a causa della loro composizione. Si tratta, infatti, di magneti di piccole dimensioni che devono essere applicati sull’infisso e sul battente dell’apertura (ovviamente uno da una parte e uno dall’altra). Nel momento in cui la finestra viene aperta, i due contatti si separano l’uno dall’altro, e così parte il segnale diretto alla centrale, che a sua volta innesca l’allarme. I sensori di apertura possono essere di colori e forme differenti, così da potersi integrare dal punto di vista estetico a qualunque ambiente.

I rivelatori volumetrici

Gli occhi di un sistema di allarme senza fili sono i rivelatori volumetrici, cioè i sensori di movimento. Quando viene individuata la presenza di un intruso, l’allarme viene attivato in automatico. Questi sensori sono concepiti per essere collocati in punti ben precisi, e cioè in zone di passaggio strategiche. La tecnologia che viene utilizzata più di frequente è quella a infrarosso, per mezzo della quale è possibile rilevare la variazione di temperatura che un corpo umano produce.

La tripla frequenza

Grazie alla tripla frequenza, gli impianti non cablati riescono a garantire prestazioni decisamente superiori sotto il profilo dell’affidabilità. I sensori trasmettono un segnale di allarme che viene poi indirizzato su vari canali di comunicazione via radio. Questo vuol dire che anche nel caso in cui si interrompa uno dei segnali, l’allarme potrà comunque essere comunicato alla centralina perché entrerà in gioco l’altra frequenza, così che la sirena scatterà lo stesso. Anche l’anti-jamming è una soluzione che migliora le performance, riuscendo a rilevare il disturbo delle frequenze che può derivare da sabotaggi o tentativi di manomissione.

Beta Elettronica e gli antifurti wireless

Navigando su Betaelettronica.it chiunque ha l’opportunità di scoprire una linea di impianti di allarme che comprende soluzioni dedicate alle abitazioni private e alle aziende. Gli antifurti di questo marchio sono realizzati in Italia e progettati per essere installati nelle ville, nei condomini, negli uffici, negli stabilimenti industriali o nei magazzini. Se lo si desidera, è possibile richiedere una consulenza senza impegno e gratuita, oppure solo ottenere informazioni a proposito del modus operandi dell’azienda, i cui tecnici specializzati si occupano anche dell’installazione dei prodotti.