Business e green economy: come affrontare la sfida della sostenibilità

Business green

Al giorno d’oggi il concetto di sostenibilità è chiamato in causa così di frequente da correre il rischio di risultare inflazionato. Anche se sono in molte le aziende che riconoscono il valore importante di questo principio, alla prova dei fatti sono molte di meno quelle che si attivano davvero per adeguarsi. Questo, almeno, è ciò che emerge da uno studio recente che è stato compiuto da Centrica Business Solutions. In base ai dati ricavati da questa indagine, nella graduatoria delle priorità delle imprese in Nord America e in Europa essere responsabili dal punto di vista ecologico e sociale era al sesto posto nel 2017, mentre oggi è al terzo posto. 

Le occasioni da cogliere

Come si è accennato, però, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Insomma, vanno bene i buoni propositi, ma poi in realtà sono poche le società che si dimostrano apprezzabili sul piano della sostenibilità. Per esempio, tante delle aziende che pure producono l’energia di cui hanno bisogno in modo autonomo non sono in grado di valorizzarla in maniera efficace. Si stima che meno di un’impresa su tre rivenda alla rete il surplus di energia. Questo vuol dire da un lato che ci sono ampi margini di miglioramento per quel che concerne il risparmio sui costi, e dall’altro lato che ancora tanti imprenditori devono capire che la sostenibilità non è un sacrificio, ma un investimento destinato a risultare vantaggioso sia sul fronte dei profitti che sotto il profilo dei costi di gestione. Appurato che in futuro le imprese avranno bisogno di una quantità di energia sempre più elevata, è evidente che esse non possono fare a meno di rendersi conto dell’utilità della responsabilità energetica. 

Gli investimenti nelle tecnologie sostenibili

I motivi per cui si dovrebbe iniziare a investire nelle tecnologie sostenibili sono molteplici, e uno dei più rilevanti ha a che fare con la brand deputation. Rimanendo ai dati relativi al 2009, circa un’azienda su tre tra quelle che hanno compiuto investimenti per le proprie infrastrutture energetiche hanno potuto notare una crescita della reputazione aziendale. Nel 2017, tale miglioramento riguardava solo un’azienda su quattro. I clienti, in effetti, tendono a privilegiare quei marchi che seguono un approccio etico ed ambientalista. In altri termini, la responsabilità energetica non è da considerarsi un lusso ma una vera e propria esigenza, specialmente in un contesto economico come quello attuale che si contraddistingue per una forte instabilità dei prezzi dell’energia.

I vantaggi per il business

Vale la pena di tener presente, poi, che i costi che devono essere sostenuti per gli investimenti iniziali sono destinati a essere compensati con la condivisione degli asset energetici con le aziende più vicine. Non sono pochi, infatti, i casi di collaborazione energetica: sempre facendo riferimento alla ricerca di Centrica, si scopre che quattro aziende su cinque, tra quelle più sostenibili, vorrebbero usufruire di una soluzione di questo tipo e sarebbero disposte a valutare l’ipotesi di una condivisione degli asset energetici. Sempre dall’indagine si nota che le imprese che prestano attenzione alla propria responsabilità energetica beneficiano di probabilità di successo più elevate. Entrando nel dettaglio, le aziende che prevedono di riuscire a incrementare nel corso di cinque anni i propri introiti del 20 per cento hanno più del doppio di probabilità di aver puntato sull’energia sostenibile, associandola ai propri valori e alla propria immagine, nei confronti delle aziende che, invece, non prevedono crescita.

Quali sono le innovazioni tecnologiche adottate per la sostenibilità

In generale, le innovazioni tecnologiche che sono improntate alla sostenibilità permettono di utilizzare l’energia in modo più intelligente: si tratta, insomma, di soluzioni di efficienza energetica che possono essere considerate come un trampolino di lancio verso la produzione di energia on site e gli investimenti in tecnologie smart. Un vasto assortimento di sensori, per esempio, può essere sfruttato per la misurazione dei gas, dei flussi di aria o delle temperature, anche per controllare l’assenza di inefficienze nei processi. Ma non è tutto: i sistemi di riscaldamento e le luci, per esempio, possono essere programmati negli uffici tramite i rilevatori di movimento, che permettono di attivarli unicamente in presenza di qualcuno.

La svolta green è più conveniente

Non può passare inosservato il fatto che i pannelli solari e le altre tecnologie energetiche green nel corso degli ultimi anni sono diventate più abbordabili dal punto di vista economico. Questo ha consentito a un numero di aziende sempre più elevato di cominciare a monitorare la propria fornitura di energia. Tra le imprese che sono state intervistate da Centrica, quasi una su quattro ha installato (o è in procinto di farlo) soluzioni finalizzate alla produzione di energia sul posto: non si tratta di ricorrere semplicemente all’energia solare, ma anche di sfruttare – per esempio – la cogenerazione, che consiste nella produzione combinata di calore ed energia.

Come affrontare la sfida

Quella di una maggiore responsabilità energetica è una sfida che può essere affrontata percorrendo diverse strade: l’importante è che l’energia venga considerata a tutti i livelli. Va bene iniziare a usare i veicoli elettrici, insomma, ma sarebbe ancora meglio se questo buon proposito si associasse alla ricerca di fornitori a loro volta sostenibili. Circa la metà delle organizzazioni customer centric, non a caso, vuole collaborare con partner che possano vantare ottime credenziali ecologiche. Non vanno dimenticati, poi, i servizi di cloud computing e di website hosting sostenibili dal punto di vista ecologico, che sono ancora più efficienti sul piano dei costi.