Essiccatori di aria a compressore: che cosa sono?

Gli essiccatori di aria a compressore sono dispositivi che eliminano i contaminanti e l’acqua dai sistemi in cui l’aria è stata in precedenza compressa. Si tratta di macchinari che rientrano in un sistema di compressione più ampio, di solito situato negli stabilimenti di produzione del gas. In un essiccatore di aria a compressore si possono impiegare due processi di filtrazione, inclusi l’adsorbimento dell’essiccante e la refrigerazione. Pertanto, la fuoriuscita di aria finale si può impiegare per la produzione di gas puliti, come l’ossigeno puro o l’elio.

Il meccanismo di raffreddamento

Per eliminare i contaminanti e l’acqua dal gas compresso, i processi di refrigerazione intervengono sul punto di rugiada interno della macchina. Il meccanismo di raffreddamento dell’essiccatore a compressore serve a ridurre la temperatura dell’aria interna, così che possa aumentare il punto di rugiada. Proprio perché il punto di rugiada è più alto, fuori dal gas compresso si condensano l’acqua e altri contaminanti. La condensa viene eliminata in maniera efficace dalla macchina, e così l’aria compressa pulita può proseguire il processo di fabbricazione. Per i processi di essiccamento di aria realizzati con un compressore ad adsorbimento viene impiegato un materiale di adsorbimento del vapore acqueo: il gel di silice e l’allumina attivata, in particolare, aiutano a eliminare i contaminanti dell’aria.

Il movimento dell’aria compressa

L’aria compressa umida viene introdotta all’interno di un serbatoio in cui è presente un materiale essiccante. A questo punto l’aria perde i contaminanti e l’acqua in maniera naturale, e l’essiccante fa in modo che venga allontanata rispetto alle molecole circostanti. Così, l’aria compressa più secca e più leggera può essere destinata ad altri processi di produzione perché si allontana dal materiale di adsorbimento. Il ricorso all’essiccante presuppone un potenziale difetto, vale a dire l’esigenza di asciugare il materiale adsorbente fra un ciclo e quello successivo. Prima di essere saturato, il materiale essiccante è in grado di trattenere una quantità limitata di acqua e contaminanti. Per permettere all’essiccante di perdere il vapore acqueo fra un ciclo e l’altro della macchina, c’è bisogno di un serbatoio di rigenerazione che viene assemblato ad hoc dalle aziende.

Guida all’acquisto

Per l’acquisto dei dispositivi di cui abbiamo parlato fino a qui si può fare riferimento ad Ati Compressori, una realtà presente sul mercato sin dagli anni Settanta. Innovazione e tecnologia sono i marchi distintivi di questa azienda, che mette a disposizione un servizio di assistenza ottimale ed è leader in tutta Italia nel comparto dell’aria compressa.

Essiccatori di aria e compressori industriali: perché conviene abbinarli

C’è un altro aspetto positivo che scaturisce dalla combinazione fra un essiccatore aria compressa e un compressore industriale: si tratta dell’eliminazione di gocce di olio dentro la massa d’aria. in genere il compressore di aria iniziale si basa su un motore lubrificato a olio al fine di aspirare l’aria esterna dentro la macchina per la compressione. Nell’aria compressa dal motore possono entrare goccioline di olio di piccole dimensioni, favorendo l’aggiunta di un altro contaminante nell’alimentazione. Grazie all’essiccatore del compressore, il vapore acqueo può essere estratto dalle molecole di gas, e al tempo stesso anche le goccioline di olio vengono aspirate in maniera efficace. Nella condensa dell’acqua ci possono essere quantità di olio minime, ed è questo il motivo per il quale le industrie sono obbligate a utilizzare un processo sicuro dal punto di vista ambientale per lo smaltimento dei contaminanti. Per esempio non si può scaricare l’acqua normalmente in uno scarico; inoltre, parecchie imprese si servono di macchine separatrici in modo che l’olio possa essere estratto dalla condensa prima che si proceda con lo smaltimento.