Come realizzare etichette adesive per il Food&Beverage, i consigli di Emiliano Mazzocco di LabelDoo

Etichette per il food&beverage

Per i prodotti food & beverage le etichette adesive costituiscono uno strumento di marketing molto importante, capace di polarizzare l’attenzione dei consumatori. Non solo: rappresentano un mezzo di comunicazione essenziale che consente di conoscere le informazioni di prodotto che sono obbligatorie per legge. Ne parliamo con Emiliano Mazzocco di LabelDoo, l’etichettificio professionale contraddistinto dalla elevata qualità di stampa, affidabilità e convenienza. Emiliano ci aiuta a capire come delle etichette di qualità abbiano la capacità di migliorare la reputazione dei marchi nel settore del Food&Beverage.

Emiliano, perché per il Food&Beverage le etichette adesive sono così importanti?

Esse permettono di differenziare i prodotti e di farli distinguere rispetto alla concorrenza. Non è un caso che siano previsti parecchi riconoscimenti per le imprese che creano le etichette migliori. Il packaging, come noto, è decisivo per il successo commerciale di un prodotto, e del packaging l’etichetta è un elemento di fondamentale importanza. Attraverso un’etichetta si ha l’opportunità di catturare l’attenzione della clientela, che viene messa nelle condizioni di ottenere informazioni significative a proposito di ciò che nella confezione è contenuto, ma anche di veicolare l’immagine dell’azienda in generale.

Le etichette sono capaci di condizionare la scelta del consumatore?

Su questo non c’è dubbio, e ciò è vero a maggior ragione per quella fascia di clienti le cui decisioni dipendono dalle informazioni che vengono lette sul packaging. Tra i tanti aspetti che devono essere presi in considerazione, però, non c’è solo il contenuto, ma anche la forma: insomma, è opportuno prestare attenzione sia alle informazioni che vengono comunicate, come anche alla grafica, ma anche alle altre caratteristiche di un’etichetta. Per esempio, il materiale su cui la stampa viene eseguita, da valutare sia in funzione della sua resa estetica che in base alle sue caratteristiche tecniche.

Il tipo di carta utilizzato è importante?

ogni tipo di carta trasmette un messaggio ben preciso. Per esempio, se si ha a che fare con una etichetta adesiva contraddistinta da finiture speciali, ciò che al pubblico viene comunicato è l’alta qualità del prodotto: un alimento – o una bevanda, a seconda dei casi – che è realizzato con ingredienti selezionati, materie prime tali da giustificare un livello di prezzo medio alto. Insomma, è facile capire perché le aziende del settore Food&Beverage si rivolgano ad agenzie creative, o comunque a team di professionisti, per la progettazione e la realizzazione delle etichette adesive.

Come viene concepita una etichetta?

In primo luogo è necessario che venga sviluppato un concept adatto e in linea con il messaggio che si intende trasmettere. È molto importante assicurare la completa coerenza della brand strategy, da cui dipende la scelta degli elementi testuali e grafici. Lo stile degli adesivi, in sostanza, deve riflettere la brand identity aziendale e rispecchiare il target di riferimento a cui si mira, cioè il tipo di clientela che si desidera conquistare.

Passiamo a un esempio concreto: immaginiamo di voler realizzare un’etichetta per una bevanda.

Nel caso in cui questa bevanda sia contenuta all’interno di una bottiglia di vetro è indispensabile adoperare per l’etichetta un materiale che sia in grado di resistere alle basse temperature e che, ovviamente, si adatti alla perfezione all’umidità delle superfici in vetro. C’è bisogno, insomma, di un’etichetta che possa essere immersa senza problemi nel ghiaccio e nell’acqua senza che rischi di staccarsi con facilità. Le soluzioni a disposizione da questo punto di vista sono molteplici: per esempio la carta vergata Betulla, ma anche la carta nera colorata in pasta. In tutti e due i casi si tratta di soluzioni che permettono di stampare gli adesivi assicurando un impatto estetico notevole e che, soprattutto, resistono senza problemi agli stress termici.

Birra e vino, in effetti, sono prodotti per i quali le etichette sono importanti.

Non li acquistiamo mai senza avere preso visione dell’etichetta. Per questo motivo è indispensabile che essa abbia la capacità di comunicare al cliente il valore del prodotto in maniera istantanea. E ciò è vero non solo quando il cliente è il consumatore finale, ma anche quando l’acquirente è il titolare di un bar, il gestore di un ristorante o il proprietario di una cantina. Come si può ben immaginare, poi, tanto più è elevata la fascia di prezzo in cui si colloca la bevanda quanto più è necessario puntare su un look raffinato per la carta adesiva che si sceglie. Uno stile ricercato, ideale per i liquori o per le confezioni di vini molto eleganti, è quello che viene garantito dalle etichette con stampa in rilievo, magari impreziosite da un effetto laminato in color argento o oro.

Il discorso sarà differente nel caso di una bevanda artigianale.

Sì, perché in questo caso la sensazione che si vuole trasmettere ha a che fare con la naturalità degli ingredienti, per un effetto quasi rustico. Affinché il packaging sia in grado di veicolare tale impressioni ci si potrebbe affidare, per esempio, alla carta fieno con fibre vegetali, che si caratterizza per un impasto in cui sono presenti ed evidenti imperfezioni che, lungi dal rappresentare un aspetto negativo, conferiscono una resa ecologica e naturale.

Dalle bevande agli alimenti, quali sono i fattori che devono essere tenuti a mente per la scelta del materiale delle etichette?

Il polipropilene trasparente lucido è indicato quando si ha la necessità di mettere in risalto la purezza di un prodotto e di porre l’accento sul suo colore: il packaging che ne deriva, infatti, propone un effetto nudo, che può essere evidenziato ancora di più con un layout grafico colorato che spicca per contrasto. Molto dipende, comunque, dal risultato che si vuole ottenere: un look sobrio richiede una palette di tonalità neutre, mentre volendo una maggiore vivacità ci si può sbizzarrire con le tinte. Per capire quale look è consigliabile, è necessario pensare al target a cui ci si vuole rivolgere e al tipo di acquirente che si desidera persuadere: gli acquirenti giovani, per esempio, comprano in modo diverso rispetto agli adulti.