Integrazione dei dati e impresa: il binomio per il successo

Chi gestisce un’azienda, grande o piccola che sia, sa bene quanto sia fondamentale essere competitivi, oggi molto più di ieri. Grazie a Internet la concorrenza è arrivata a livelli globali: se prima gli altri competitors con cui dovevamo confrontarci erano delimitati alla nostra zona, o al massimo entro i confini italiani, oggi dobbiamo affrontare anche la concorrenza di aziende che spuntano da ogni parte del mondo, e che spesso fanno leva sull’offerta di beni o servizi a prezzi molto bassi, insostenibili per le aziende italiane.

L’imperativo per andare avanti con la propria azienda, ottenendo dei risultati che guardano non solo al presente ma anche al futuro, è quello di “adattarsi e innovarsi”: chi non si adatta e non si rinnova viene travolto dalle leggi spietate del mercato globale.

Sfruttare al meglio quelle che sono le opportunità per aziende di oggi comporta essere più competitivi: tagliare i costi e aumentare i profitti richiede un’organizzazione interna particolarmente efficiente, che necessita di strumenti specifici. Tra questi, la possibilità di gestione dei processi commerciali attraverso un unico sistema di integrazione dati: vediamo meglio di cosa si tratta.

Il sistema di data integration nella business intelligence

“Data integration” e “business intelligence” possono sembrare concetti lontani anni luce: in realtà si tratta soltanto di svolgere in maniera più avanzata ed efficiente gran parte dell’organizzazione di un’azienda ovvero la raccolta, l’integrazione e l’elaborazione dei dati. Ci sono soluzioni in grado di provvedere a tutto questo con un unico strumento: scopri di più su questi software o chiedi al tuo consulente informatico. In buona sostanza, i concetti chiave sono due:

  • L’elaborazione dati consiste nel raccogliere in maniera meticolosa tutta la mole di dati e informazioni relativi a un’azienda: dal dettaglio più irrilevante alle operazioni più importanti. Si tratta quindi di un ampio volume di dati che va dal settore della logistica, a quello finanziario, passando per il marketing e le risorse umane: in poche parole, tutto ciò ruota attorno a un’impresa;
  • La business intelligence è la loro elaborazione digitale e la trasformazione in informazioni fondamentali per l’azienda. Il termine BI venne utilizzato per la prima volta nel 1958 da uno scienziato tedesco, che voleva sottolineare la funzionalità di determinate informazioni per la strategia aziendale. Grazie all’elaborazione unitaria, l’impresa riesce ad avere una visione d’insieme di ogni suo reparto.

Oggi il business data modeling consente di analizzare non solo le informazioni relative all’interno dell’azienda, ma anche tutto ciò che riguarda il mercato in cui opera l’impresa stessa, contribuendo ad elaborare dei piani e delle strategie efficaci, ovvero competitive. I vantaggi di avvalersi di tali sistemi sono notevoli. Essere maggiormente competitivi vuol dire:

  • essere in grado di prendere delle decisioni strategiche, sia per quanto riguarda l’organizzazione interna che il rapporto con gli stakeholder esterni;
  • migliorare l’economia dell’azienda, dal momento in cui si acquistano le materie prime, alla loro lavorazione, fino alla consegna finale. Per costi si intendono anche quelli indiretti, relativi al processo di vendita e marketing;
  • rendere l’attività stessa più fluida, grazie alla possibilità segmentare i vari comparti, rilevare i punti in cui l’impresa disperde risorse e modificarli, migliorando anche l’esperienza finale del cliente.

Le prime aziende a capire l’importanza dei Big Data sono state quelle americane: ad oggi, più del 65% di esse afferma di sentirsi fuori dal mercato e dalla concorrenza se non avesse a disposizione la possibilità di accedere all’integrazione dei dati. In un’epoca in cui la digitalizzazione ha fatto passi da gigante, nessuna azienda può ormai permettersi il lusso di rimanere indietro nella corsa all’innovazione tecnologica: apprendere, innovarsi e adattarsi sono ormai le regole del mercato di oggi.