Open Innovation: ecco come funziona

Open Innovation

L’innovazione è uno dei principali obiettivi che le imprese devono raggiungere per stare al passo con gli standard dei mercati globali e per ottenere degli incentivi notevoli offerti dalle istituzioni che vogliono introdurre all’interno delle imprese un nuovo livello di innovazione tecnologica. 

Per innovare un’impresa servono idee, strumenti e competenze. Tre elementi fondamentali che non sempre sono presenti all’interno delle aziende e che necessitano di un budget molto elevato. Già a partire dal 2018, molte imprese italiane hanno scelto di adottare il paradigma dell’Open Innovation per ridurre i principali rischi prodotti dall’innovazione e per accedere a tecnologie e competenze offerte da terze parti, ottenendo così la possibilità di innovare la propria impresa ad un costo ridotto.

Ogni anno, i dati offerti dagli Osservatori Startup Intelligence e Digital Transformation Academy offrono un panorama molto vasto che introduce nuove forme di innovazione, spesso attuate esclusivamente per marketing o per moda. Tra le forme di innovazione più apprezzati dalle imprese troviamo l’approccio Open Innovation, adottato dal 30% delle imprese italiane, ma ancora poco conosciuto nelle realtà imprenditoriali sparse su tutto il territorio.

Che cos’è l’Open Innovation e come funziona

Il concetto alla base dell’open innovation prevede che le imprese possano accedere alla maggior parte di innovazioni presenti sul mercato e possano integrarle all’interno del proprio business model. Le principali innovazioni da integrare sono tecnologiche, soluzioni smart e idee inerenti ad uno sviluppo imprenditoriale.

La formula di innovazione aperta si basa sul rendere i business più competitivi, le imprese riescono a creare prodotti innovativi attraverso un mix di elementi prevenienti sia dall’interno dell’azienda che dall’esterno, grazie a collaborazioni con startup e soggetti terzi che offrono tecnologie e soluzioni più efficienti. Il vero punto di forza di questo approccio, infatti, è la collaborazione tra imprese e startup. Le grandi aziende necessitano di innovazione e le giovani imprese, invece, hanno bisogno di un ambiente già sviluppato e in grado di offrire tutti gli elementi per una crescita graduale e strutturata.

Gli Osservatori Startup Intelligence e Digital Transformation Academy hanno effettuato una ricerca per indagare il livello di adozione di Open Innovation e le collaborazioni con le startup avvenute nel 2018.
Dalla ricerca è emerso che la metà delle imprese italiane erano interessate all’approccio Open Innovation perché, almeno su carta, è capace di portare grandi benefici alle imprese che non riescono a fronteggiare l’aumento dei costi di innovazione necessari per la riduzione dei cicli di vita dei prodotti. 

Come applicare l’Open Innovation

Tra le azioni riconducibili ad un approccio di Open Innovation troviamo le collaborazioni con le startup, lo sviluppo di Hackathon, le operazioni di crowdsourcing, l’ingresso in equity di startup e le collaborazioni con Università e Centri di Ricerca. Tuttavia, questi dati ottenuti nel 2018 hanno dimostrato l’inconsapevolezza delle aziende nell’adottare approcci di innovazione aperta senza avere una strategia mirata e condivisa.

Nel corso degli ultimi anni è stato ampliamente dimostrato che l’Open Innovation non è un percorso facile o gratuito, ma un modello da inserire in modo mirato all’interno di una strategia imprenditoriale e che integra diversi elementi, tra cui:

  • Nuove figure professionali all’interno dell’ecosistema delle collaborazioni;
  • Una nuova cultura;
  • Nuovi processi e metodologie;
  • Un nuovo stile di leadership.

Le imprese che hanno adottato questo approccio in modo consapevole hanno dimostrato quanto è importante assumere un approccio meno avverso al rischio e l’importanza di un’apertura nei confronti del Corporate Venture Capital per poter sviluppare l’intero ecosistema dell’innovazione.

Gli ambiti di applicazione

L’open innovation può essere applicata attraverso diverse modalità che includono premi, contest e hackathon. Le imprese in cerca di idee innovative sono tante e ricorrono alle call for ideas, ovvero alla realizzazione di uno o più concorsi rivolti a liberi professionisti o alle imprese di specifici settori che intendono proporre le loro idee di business.

Gli hackathon, invece, sono delle gare di programmazione nelle quali si richiede ai programmatori di sviluppare delle nuove soluzioni digitali innovative che rispondono a specifici esigenze. La durata degli hackathon è molto breve e varia dalle 24 alle 48 ore. 

Tante altre aziende, soprattutto in Italia, scelgono di individuare delle nuove realtà innovative interessanti e con le quali avviare un percorso di collaborazione che si basano principalmente sull’assegnazione di premi

E’ possibile avviare un progetto di open innovation anche attraverso la costruzione di acceleratori di startup per integrare all’interno della propria impresa delle soluzioni innovative. Questi acceleratori o incubatori sono strutture che sostengono le fasi iniziali delle startup e hanno l’obiettivo di accompagnare le nuove realtà imprenditoriali durante il percorso di crescita, offrendo loro degli strumenti efficaci e degli spazi utili per sviluppare il nuovo business.

Vantaggi dell’Open Innovation

Tra i principali vantaggi offerti dalla formula Open Innovation troviamo:   

  • Ottenere un nuovo stimolo per l’innovazione su temi chiave per il business attraverso l’utilizzo di input esterni come servizi, approcci innovativi, nuove figure professionali e prodotti innovativi. 
  • Ottenere l’accesso a potenziali tecnologie su cui investire per ottenere una maggiore competitività all’interno del mercato di riferimento e ottenere un grande vantaggio rispetto ai competitors.
  • Aumentare le competenze manageriali e delle risorse interne che saranno in grado di muoversi più velocemente e in modo efficiente all’interno di un mercato sempre più digital e in rapida trasformazione. 
  • Ottenere benefici in termini di Csr perché l’azienda investe una parte delle risorse per sviluppare idee e lanciare nuovi talenti. A questo beneficio si collega anche l’opportunità di poter ottenere degli incentivi statali per l’appoggio offerto ai giovani talenti.

 Conclusioni

Applicare l’approccio di open innovation comporta degli sforzi non indifferenti che, a seconda della cultura aziendale e della dimensione della realtà imprenditoriale, si trasformano in un cambiamento radicale che necessita di tanta formazione e analisi. 

Un’azienda che sceglie l’open innovation come soluzione per ottenere l’innovazione in modo più accessibile, deve fare i conti con un cambiamento radicale di strategie e cultura aziendale che mette al centro della matrice l’organizzazione di un networking strutturato. Si fa riferimento, quindi, ad una realtà che utilizza un approccio dinamico e flessibile, in grado di monitorare e riconoscere le opportunità esterne di innovazione, di attuare un mix di strategie efficienti.

E’ bene ricordare, infine, che esistono tre condizioni organizzative per poter applicare un modello di open innovation in grado di produrre dei risultati durevoli:

  • La presenza di una forte commitment del vertice aziendale che permette di evitare crisi interne;
  • Forte presenza di una gestione centrale;
  • Presenza di un’occupazione chiara dei diversi stream di open innovation.