Meccanica: macchine, utensili, materiali

La qualità nell'industria si misura dalla qualità dei fasteners che usa

Ogni prodotto che utilizziamo siamo abituati a catalogarlo nella nostra mente, come buono o cattivo, che tradotto in termini aziendali significa di qualità buona o semplicemente non di qualità. Ci pensa la marca a cercare di direzionare la nostra catalogazione, e lo fa a priori. Leggiamo il nome del brand ed in base a diversi fattori sappiamo senza nemmeno provarlo, se è buono o no, ed in sostanza se acquistarlo o meno, premesso che a volte siamo consci di acquistare un prodotto solo perché il prezzo è accattivante.

Un'auto, un computer, una lavastoviglie ecc.. tutti dispositivi quotidiani venduti a milioni di pezzi. Una lavatrice si fa un buon nome presso il pubblico femminile se lava bene, se ha parecchi programmi utili a vari capi e così via. La stessa lavatrice può essere considerata in due modi opposti da due target di persona diverse, ad esempio il marito di quella stessa signora che è innamorata della sua lavatrice, invece la odia perché le vibrazioni sono talmente potenti da generare rumore e spostamento dell'elettrodomestico. A mettere d'accordo l'una e l'altro c'è una differenza di costo bassissima, probabilmente l'azienda produttrice del macchinario non si è dotata di semplici piedini antivibranti di qualità.

Questo esempio serve a far comprendere come nei dettagli talvolta si gioca tutta la credibilità di un'azienda, e non basta il buon nome per togliere dalla testa del tal consumatore che quel prodotto sia scarso. Ed è ciò che capita anche a noi. E' talmente vero questo approccio che alcune aziende hanno preferito ricostruirsi una reputazione cambiando nome, (e fornitore dei pedini).

I progetti industriali sono il cuore dello sviluppo economico, durano anni, e comportano forti investimenti. Oggi più che in passato conta la qualità effettiva dei prodotti e questa la si ottiene non solo per merito di una buona campagna pubblicitaria, ma delle prestazioni effettive messe sotto la lente di ingrandimento di milioni di consumatori che cliccano un app e raccontano al mondo la loro opinione su quel bene.

La chiave di tutto sono gli elementi di fissaggio o raccordo, i cosiddetti fasteners. Dalla loro capacità di sopportazione, assorbimento, tenuta si gioca la percezione di qualità di un'intera industria. Sembra paradossale ma conta più un manager che fa un buon lavoro per la supply chain che il designer. Questo concetto lo sta capendo bene l'industria sud coreana che dopo aver assoldato designer di prestigio per le proprie industrie automobilistiche, non riuscendo a penetrare mercati importanti come quello europeo si è concentrata sui dettagli che prima non erano all'ordine del giorno. Un'auto sud coreana ora si valuta anche per il rumore che fa la portiera sbattuta, e lo si paragona a quello stesso colpo udibile da un'auto tedesca. La differenza per la clientela è la sensazione di solidità, per la catena di montaggio è la cerniera di raccordo.

I fasteners di qualità sono come una polizza di assicurazioni

Fascette, fermacavi, guaine isolanti, piedini, rivetti, tappi, distanziatori e cosi via sono i raccordi più importanti per ottenere il massimo della funzionalità da un prodotto. Spesso è li che si concentra la qualità percepita, oltre a quella effettiva. Non porre attenzione a questi particolari comporta una grande responsabilità che si misura in affidabilità.

L'industria nel suo complesso richiede macchine, attrezzature, materiali di prima qualità. Una catena produttiva efficiente deve essere adeguata al prodotto che vuole assemblare in tutte le sue parti. L'efficienza, la durata e la sicurezza dell'applicazione  sono strettamente connesse alla qualità del dispositivo di raccordo, un'azienda specializzata che si occupa della fornitura dei fasteners dimostra tutta la sua forza seguendo da vicino i progetti e propone soluzioni a costo di inventarle poiché dotata di un reparto ricerche apposito a risolvere tematiche industriali.