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Flaconi in vetro: guida alla scelta del contenitore ideale


Un'analisi di laboratorio attendibile inizia dalle condizioni ottimali in cui avvengono i prelevamenti dei campioni da analizzare: ambienti sanificati e sterilizzati e contenitori idonei sono i primi indispensabili requisiti per ottenere diagnosi corrette. Per questo motivo i flaconi in vetro hanno ottenuto un sempre maggiore consenso nei vari laboratori di analisi. Già a partire dal Seicento gli imballaggi destinati alla conservazione dei medicinali realizzati in vetro ottenevano numerosi apprezzamenti in ambito medico e farmacologico, per la grande inerzia del materiale che permetteva di mantenere inalterate tutte le sostanze contenute al suo interno.

Sebbene in tutti questi anni le conoscenze mediche si siano evolute, il vetro rimane uno degli elementi preferiti da coloro che hanno a cuore la salute dei loro pazienti. L'evolversi delle varie tecniche di lavorazione ha permesso alle aziende di ampliare l'offerta di prodotti disponibili, inserendo nei loro cataloghi, insieme ai contenitori per i medicinali, anche le provette per esami di laboratorio. Questi speciali flaconi in vetro vengono realizzati con materie prime di ottima qualità, attraverso un processo di produzione che utilizza sistemi computerizzati per prevenire problemi durante il loro successivo impiego (come setti spostati o rimossi, picchi fantasma, tenute improprie o assenti).

Il packaging comprende inoltre varie tipologie di accessori: dai tappi a vite alle chiusure crimp o snap, di dimensioni e colorazioni diverse per consentire un più facile utilizzo e prevenire disattenzioni da parte del personale preposto ai prelievi che possono portare ad errori di valutazione delle analisi. In commercio è possibile trovare una grande quantità di flaconi in vetro, incolori oppure leggermente colorati grazie all'aggiunta di piccole quantità di ossidi metallici. Le caratteristiche che li accomunano tutti possono essere riassunte in inerzia chimica, impermeabilità e resistenza. Una ulteriore classificazione viene poi fatta in base alla resistenza che questi flaconi presentano nel cedere all'acqua le sostanze minerali solubili (Resistenza Idrolitica). Gli enormi pregi e le caratteristiche di ogni tipologia di vetro vengono descritte in maniera dettagliata su http://www.cliccascienze.it/appunti-di-scienze/somministrazioni-parenterali.html?page=5.

Un buon interlocutore farmaceutico deve essere in grado di soddisfare sempre tutte le singole esigenze dei propri clienti, con un catalogo di prodotti all'avanguardia e una vasta scelta di modelli idonei a svolgere ogni funzione in ambito farmacologico e diagnostico. Ogni elemento deve poter garantire la massima affidabilità, come i Vials per campioni. Prodotti in vetro boro-silicato (conosciuto anche come pyrex), i flaconi Vials rispettano le principali standard internazionali ASTM ed USP e sono disponibili per diversi volumi. La produzione avviene in ambienti idonei a preservare il prodotto da contaminazioni esterne. Tra i numerosi modelli disponiili è possibile scegliere flaconi con dimensioni del collo diverse, tutti compatibili con i più comuni auto-campionatori, ed optare per forme di chiusura diverse: setti PTFE/Silicone per tutte le applicazioni HPLC, oppure dotati di fessura centrale (pre-slit) per un utilizzo ottimale in caso di foratura con l'ago. Tutti i setti sono realizzati con l'impiego di materie prime di eccellente qualità, per offrire al consumatore finale un funzionamento sempre perfetto. Per garantire una maggiore praticità di utilizzo alcuni modelli sono predisposti con area per scrittura.


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