Salute, benessere, cosmesi

Impianti dentali, tipologie e rischi connessi


Il sorriso rappresenta uno degli elementi esteriori più belli di una persona, tuttavia deve essere curato da diversi punti di vista. E aver cura dei propri denti rappresenta uno degli aspetti più importanti in tal senso. Se una estrazione dente del giudizio non implica particolari problematiche, ben differente risulta togliere un incisivo o un canino. L'aspetto del sorriso potrebbe essere, almeno temporaneamente, compromesso. Tuttavia, un aiuto fondamentale in questa situazione potrebbe venire da un impianto dentale.

Questo non è altro che un sostituto artificiale di un dente, che rimpiazza la perdita di uno vero sia a livello funzionale che estetico. In pratica, tale impianto è rappresentato da una vite in titanio o, raramente, altro materiale innestato sull'osso di una mandibola o una mascella e che sostituisce appunto quello naturale mancante. Solitamente la loro forma è cilindrica o conica tronca, di dimensioni variabili.

Tipologie di impianti

Solitamente esistono due generi diversi di impianti dentali: quelli cosiddetti a carico immediato che si innestano in un'unica fase e quelli che si inseriscono in due fasi distinte e separate. Nel primo caso, si interviene soltanto una volta per inserire l'impianto e fissare le corone. L'impianto s'innesta immediatamente sull'alveolo, il quale tuttavia non deve essere oggetto di infezioni. Per poter utilizzare questo tipo di impianto, il soggetto deve possedere osso e gengive sani o comunque in buona salute.

Il secondo genere di impianto prevede appunto due fasi. Nella prima si va ad operare per l'inserimento e l'integrazione dell'impianto nell'osso. Una volta terminato questo intervento, si devono attendere dei mesi prima di intraprendere la seconda fase. I tempi di attesa infatti vanno dai 3-4 mesi se si è intervenuti sulla mascella inferiore ai 5 o 6 mesi per quella superiore. Nella seconda fase, l'impianto viene innestato sul moncone, sul quale poi, a sua volta, si plasma la corona definitiva.

Possibili problematiche

Solitamente l'inserimento di impianti dentali non evidenzia rischi particolari, anche se tuttavia, sia pur raramente, possono essercene. Quello più comune potrebbe essere un eventuale rigetto. In tal caso, si presenta una certa mobilità dell'impianto e una successiva caduta, senza particolari e più gravi conseguenze. Altra problematica è quella invece di un'infezione a carico del paziente e della parte interessata, dovuta all'uso di strumenti non perfettamente sterilizzati o altre cause. A questo proposito, comunque, al paziente viene somministrata una terapia farmacologica post intervento, a base di antibiotici e antinfiammatori.

Ben più grave, invece, sarebbe la lesione di un nervo durante l'operazione per l'inserimento dell'impianto. Questo si evidenzierebbe con considerevoli dolori e particolari formicolii o intorpedimenti a carico di labbra, di denti, delle gengive o addirittura della guancia. Tutto questo dovuto all'inserimento di un impianto di dimensioni sbagliate o ad un vero e proprio errore del dentista.


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