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Intonaco in cocciopesto: utilizzo e caratteristiche


Un intonaco in cocciopesto è la soluzione a cui si può pensare in presenza di una parete caratterizzata da un forte tasso di umidità. Si tratta, infatti, di una particolare tipologia di intonaco che è formata da una base di calce unita a polvere di laterizio: questa specifica composizione fa sì che l'impasto possa vantare proprietà idrauliche più che discrete e, di conseguenza, riesca a resistere senza problemi all'umidità.

L'intonaco in cocciopesto di Calchera San Giorgio

Calchera San Giorgio mette a disposizione un intonaco di cocciopesto preconfezionato e traspirante: un prodotto che è al tempo stesso biocompatibile ed ecosostenibile, perfetto per la creazione sia di intonaci interni che di intonaci esterni. Questa soluzione può essere applicata in maniera manuale sul laterizio, sulla pietra o sul mattone, ma anche su murature in tufo o miste, a prescindere dal fatto che esse siano nuove o datate. La composizione include, oltre alla calce aerea e al cocciopesto, pozzolane naturali micronizzate e aggregati calcarei e silicei; non ci sono, invece, sali o clinker.

Quando usare l'intonaco di cocciopesto

Il ricorso all'intonaco in cocciopesto è raccomandato in tutte quelle circostanze in cui si ha la necessità di un intonaco naturale che sia in grado di garantire una traspirabilità elevata. Che venga usato per il restauro monumentale e conservativo o per interventi di recupero, le sue prestazioni sono sempre ottimali. Uno dei pregi più rilevanti di questo materiale consiste nella sua completa compatibilità con i materiali di partenza, anche se datati. La salubrità degli ambienti viene sempre assicurata, al pari dell'igroscopicità: è questa la ragione per la quale l'intonaco in cocciopesto ottiene un così grande successo nel settore della bioedilizia, dimostrandosi compatibile - tra l'altro - con i supporti in bambù, in paglia o in calce canapa.

L'intonaco in cocciopesto è davvero utile?

L'umidità di risalita costituisce il motivo più frequente per cui gli addetti ai lavori sono indotti ad affidarsi all'intonaco in cocciopesto. Tale condizione può essere determinata da un ampio ventaglio di fattori, il principale dei quali è la mancanza di fondazioni. Anche l'assenza di un'impermeabilizzazione idonea in corrispondenza della base di un edificio può favorire l'umidità di risalita, che è più comune in presenza di costruzioni parzialmente interrate. In tali circostanze, il problema si potrebbe risolvere anche tramite la realizzazione di trincee scavate lungo il perimetro della costruzione, così che la parte interrata dei muri possa beneficiare dell'areazione di cui essi hanno bisogno. Il problema viene solo lenito, ma non risolto, se si opta per un intonaco traspirante con struttura macroporosa a base di calce, che comunque garantisce una superficie di evaporazione ampia.

La versatilità del cocciopesto

Tra i punti di forza del cocciopesto non si può non apprezzare la sua versatilità: esso, infatti, può essere impiegato tanto nei locali indoor quanto negli ambienti esterni, rivelandosi un rivestimento ideale per rendere i muri umidi più traspiranti. In una cucina o in un bagno, inoltre, il cocciopesto assicura le prestazioni di un intonaco impermeabile, senza che l'umidità continui a rappresentare un problema.

Come si rende impermeabile il cocciopesto

Per fare in modo che il cocciopesto risulti impermeabile, è sufficiente impiegare una cazzuola per lamarlo e, quindi, per chiudere i pori. Ne deriva un effetto che può essere paragonato a quello di una lucidatura. La posa in opera di questo tipo di intonaco è semplice e piuttosto veloce; esso, inoltre, dura nel tempo senza vedere alterate le proprie caratteristiche, oltre a garantire una resa estetica più che piacevole. In base alla tipologia di mattone frantumato, il colore di solito è giallo o rosa. Ciò vuol dire, per altro, che non c'è bisogno di tinteggiature supplementari. 


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