Differenza tra SEO e GEO? Ne parliamo con Eleonora Boretti

SEO o GEO? Quale strategia di visibilità conviene adottare in un’era in cui l’intelligenza artificiale e i modelli generativi stanno ridefinendo il modo in cui approdiamo alle informazioni? Ne discutiamo con Eleonora Boretti, consulente che da tempo studia l’evoluzione della visibilità digitale. Di seguito un sunto della nostra chiacchierata, che parte da un punto fermo: non può esserci una buona GEO senza una solida base SEO.
Che cos’è la SEO (Search Engine Optimization)
La SEO è la strategia consolidata con cui un sito web viene ottimizzato per comparire nei risultati organici dei motori di ricerca come Google. L’obiettivo è quello di conquistare posizioni migliori nelle SERP (Search Engine Results Pages), affinché un utente che digita una query pertinente trovi il sito in testa ai risultati.
La SEO poggia su elementi tecnici (velocità del sito, ottimizzazione mobile, struttura HTML corretta), contenutistici (parole chiave, contenuti utili e originali, titoli, meta description) e di reputazione (backlink, citazioni esterne, autorevolezza del dominio).
Come afferma Eleonora: «La SEO è la strada che costruisci mattone dopo mattone: serve costanza, pazienza e qualità».
Chiunque lavori nel digitale sa che la SEO è un lavoro continuo: gli algoritmi cambiano, la concorrenza evolve, e ogni aggiornamento può spostare le carte in tavola. E oggi più che mai, anche per apparire nelle risposte AI, è fondamentale essere ben visibili nelle SERP: gran parte dei modelli generativi attinge ancora ai contenuti già indicizzati e ben posizionati.
Che cos’è la GEO (Generative Engine Optimization)
Il concetto di GEO è relativamente nuovo, ma sta crescendo rapidamente di importanza. Con acronimo di generative engine optimization, la GEO si concentra sul fatto che oggi molte persone non cercano più tramite motori tradizionali, ma chiedono direttamente a sistemi di intelligenza artificiale — come ChatGPT, Perplexity, Gemini o Google SGE — risposte sintetiche. Invece di visualizzare una lista di risultati, l’utente ottiene un testo generato che cita e linka le fonti da cui ha attinto le informazioni.
L’obiettivo della GEO è che il contenuto del tuo sito possa essere “estratto”, citato o incluso direttamente nella risposta generata dall’AI. Per questo, il testo deve essere chiaro, ben strutturato, verificabile, con entità riconoscibili e citazioni credibili.
Eleonora afferma: «Se la SEO ti fa trovare in una pagina di risultati, la GEO ti fa diventare parte della risposta stessa».
Ma attenzione: la maggior parte di queste risposte AI non nasce “dal nulla”. I modelli generativi si allenano e aggiornano su dati già presenti sul web — spesso prelevati proprio dalle SERP dei motori di ricerca. Ecco perché la GEO non può prescindere dalla SEO: se il contenuto non è posizionato, è molto meno probabile che venga preso in considerazione dall’intelligenza artificiale.
In sostanza, mentre la SEO ha come destinatario i motori di ricerca e i loro algoritmi, la GEO si rivolge ai modelli generativi che sintetizzano contenuti e decidono quali fonti includere nel testo restituito all’utente.
Le differenze chiave tra SEO e GEO
È fondamentale comprendere dove stanno le divergenze, per non applicare tecniche obsolete in un contesto nuovo. Ma è altrettanto importante ricordare che le due strategie sono profondamente connesse: gran parte delle fonti che i motori generativi usano per costruire le risposte AI proviene ancora dai risultati organici.
Ecco, quindi, le principali differenze tra SEO e GEO:
- Obiettivo finale
- SEO mira al ranking nei risultati di ricerca (pagina posizionata in alto).
- GEO mira all’inclusione nei contenuti generati dall’AI, cioè che il sito venga citato direttamente nella risposta.
- Importanza dei link vs delle menzioni
- In SEO, i link rimangono uno dei fattori più importanti per valutare l’autorità di un sito.
- In GEO, contano di più menzioni, citazioni e fonti affidabili: l’AI cerca contenuti ben referenziati, ma può “ignorare” la presenza o meno di un backlink.
- Struttura del contenuto
- SEO predilige testi densi, con keyword, tag Hn, collegamenti interni e ottimizzazione tecnica.
- GEO preferisce testi facilmente interpretabili dai modelli linguistici: formattazione chiara, entità riconoscibili, frasi pulite, dati verificabili e citazioni esplicite.
- Metriche di successo
- SEO si misura con traffico organico, posizionamenti, CTR, bounce rate.
- GEO si valuta con la frequenza con cui un sito viene citato o incluso nelle risposte AI, la visibilità all’interno dei modelli e l’autorità percepita dai motori generativi.
- Approccio temporale
- SEO offre risultati stabili ma graduali nel tempo.
- GEO può offrire visibilità anche immediata, ma è più volatile e soggetta agli aggiornamenti dei modelli.
Eleonora sottolinea: «Non basta essere ben posizionati, devi essere “leggibile” e “citabile”».
Detto questo, SEO e GEO non sono strategie alternative ma interdipendenti: la GEO ha bisogno della SEO per garantire che i contenuti siano presenti, accessibili e indicizzati. Integrandole si copre sia il mondo delle ricerche tradizionali, sia quello emergente dell’AI conversazionale — ma senza una base solida di SEO, la GEO rischia di non avere nulla da offrire ai motori generativi.
Linee guida pratiche per integrare SEO e GEO
- Progetta contenuti “AI-friendly”: ogni pagina dovrebbe rispondere in modo chiaro all’intento di ricerca dell’utente.
- Usa entità e citazioni: menziona norme, articoli, riferimenti precisi.
- Mantieni struttura pulita: intestazioni Hn, paragrafi brevi, liste quando necessario.
- Costruisci reputazione esterna: articoli su riviste legali, media, presentazioni.
- Monitora le risposte AI: chiedi a ChatGPT o Perplexity “cosa dicono di…” e guarda se il tuo sito compare.
- Non trascurare la SEO: velocità sito, mobile, link interni.
Scopri di più su Eleonora Boretti
Eleonora Boretti è consulente SEO freelance con base a Firenze, ma opera su tutto il territorio nazionale. Sul suo sito https://eleonoraboretti.it/ è possibile scoprire approfondimenti su SEO e GEO, guide, casi studio e servizi su misura. Lei stessa afferma: «Sviluppo una strategia su misura, unendo la mia esperienza nella SEO — per i motori di ricerca tradizionali — e nella SEO per AI — per i motori generativi — con la conoscenza del settore del cliente».
Nel suo blog dedicato SEO e GEO offre risorse tecniche, esempi pratici e strumenti dedicati, pensati sia per chi è alle prime armi, sia per chi vuole ottimizzare la propria presenza digitale nel contesto dell’IA.
La sfida tra SEO e GEO
La sfida tra SEO e GEO non è uno scontro, ma un’evoluzione: il mondo digitale chiede contenuti che non siano solo trovabili, ma citabili e credibili. Per chi esercita una professione, la competizione non è più solo tra chi appare in prima pagina, ma tra chi viene considerato fonte affidabile dal modello generativo che risponde all’utente.
Il vantaggio competitivo arriverà da chi saprà articolare contenuti tecnici, aggiornati, correttamente referenziati e capaci di “parlare” al motore generativo. In definitiva: non basta più “fare SEO” secondo le vecchie regole, ma diventare parte integrante dell’ecosistema informativo dell’intelligenza artificiale.