Smart Home innovation e IoT: cosa cambierà con l’arrivo dell’Internet of Things

Smart home

L’Internet of Things è destinato a rivoluzionare il modo in cui vivremo le nostre abitazioni nel corso dei prossimi anni. Ne abbiamo parlato con il team di CasaHiTech.it, sito in cui è possibile trovare guide, approfondimenti e notizie relative all’utilizzo della tecnologia nelle abitazioni private.

Quali sono gli scenari futuri che si delineano all’orizzonte in questo ambito?

Lo sviluppo della Smart Home 2.0 è già alle porte, e permetterà di superare i limiti delle tecnologie attuali, che pure sono decisamente all’avanguardia. Uno degli obiettivi che ci si propone di conseguire è rappresentato da una gestione più semplice dei vari smart device. In particolare dovrebbe essere migliorata la loro interoperabilità, mentre gli utenti potranno approfittare di un’esperienza integrata grazie a cui il loro stile di vita potrà migliorare in modo sensibile. Un ruolo di primo piano in tale ambito sarà rivestito dalla biometria vocale e dall’intelligenza artificiale.

Per quale motivo AI e biometria vocale saranno il fulcro della rivoluzione?

Queste tecnologie offrono il vantaggio di assicurare un miglioramento del livello di sicurezza dei sistemi, e in più mettono a disposizione degli utenti livelli di personalizzazione molto elevati, complice il carattere unico del timbro vocale. Non va dimenticato, poi, che gli algoritmi di auto-apprendimento, il cosiddetto machine learning, che sono integrati all’interno degli oggetti smart hanno la capacità di compiere azioni istantanee dopo aver elaborato direttamente le informazioni in locale. Per effetto delle attività di sviluppo, gli assistenti vocali potranno essere muniti di un livello di intelligenza molto elevato, e saranno in grado di intervenire nella vita e nelle mansioni degli utenti in modo proattivo, per esempio proponendo delle attività in linea con le loro esigenze e con i loro gusti.

Come si sta evolvendo il mercato dei prodotti smart per la casa

Per quel che riguarda le smart home, il mercato sta conoscendo un successo notevole, ma non ci si può nascondere che vi sono ancora limiti considerevoli. Entrando più nel dettaglio, si può notare che gli utenti adottano un approccio privo di integrazione rispetto ai sistemi tecnologici: la conferma arriva dal fatto che appena 1 italiano su 20 ritiene di essere in possesso di competenze adeguate in relazione alla tecnologia smart home. A livello pratico, questo vuol dire che nella maggior parte dei casi si ricorre alle applicazioni e agli oggetti smart con l’obiettivo di risolvere i più banali problemi della quotidianità, ma a ben vedere essi non incidono davvero sulla vita delle persone in modo significativo.

Perché l’innovazione smart non è ancora stata in grado di cambiare in modo significativo la vita delle persone?

Quella che si verifica è una totale mancanza di interazione che spesso ha a che vedere con la struttura intrinseca dei sistemi e con il modo con il quale gli stessi sono presentati agli utenti. Per esempio in molti casi si registrano problemi relativi all’uso dei servizi, in modo particolare per quelli più all’avanguardia, per effetto di un’interfaccia grafica non intuitiva. Inoltre, non sempre le capacità degli smart device vengono comunicate in modo appropriato. Il che è un paradosso, visto che i sistemi smart home hanno lo scopo di aumentare gli standard di qualità della vita domestica delle persone.

Quali sono i vantaggi dell’innovazione smart?

Prima di tutto il risparmio di tempo: è chiaro che la gestione della casa nella vita di tutti i giorni risulta più rapida se si ha l’opportunità di pianificare le attività e gli impegni e se si possono definire i programmi di funzionamento dei sistemi smart da remoto. Questi stessi sistemi, inoltre, favoriscono anche un risparmio di soldi, in quanto consentono di tenere sotto controllo in qualsiasi istante i flussi di energia, per esempio per intervenire se si riscontrano dei consumi superiori al dovuto. Tramite Internet è possibile controllare ogni locale della casa, a favore di una maggiore sicurezza, che è correlata anche con la possibilità di essere avvertiti in tempo reale qualora si dovessero verificare manomissioni o intrusioni.

Quali sono gli effetti dell’avvento della tecnologia Internet of Things?

Le tecnologie e le applicazioni Internet of Things nel corso degli ultimi anni si sono diffuse sempre di più e sono diventate disponibili per molte persone, che hanno modo di usufruirne negli ambienti domestici per lo svolgimento delle occupazioni e delle attività di tutti i giorni. L’ambito residenziale, pertanto, si ritrova ad accogliere l’approccio Iot. Il settore della home automation, e cioè della domotica, rappresenta il livello di dettaglio basico: in sostanza vengono promosse abitazioni che sono munite di tecnologie in grado di cambiare lo stato degli impianti e delle apparecchiature attraverso il controllo da remoto da parte dei proprietari. L’obiettivo di Internet of Things, però, è quello di andare oltre il semplice controllo, e cioè fare in modo che la componente intelligente vada a inserirsi nella gestione della casa.

Che cosa cambia con l’IoT, in sostanza?

Il sistema di smart home, secondo tale prospettiva, finisce per lavorare in sinergia con i dispositivi. Ne deriva uno scambio di informazioni e i dati grazie a cui le azioni degli occupanti possono essere automatizzate in funzione delle loro preferenze. Da questo approccio deriva uno sviluppo fisiologico, che consiste nel favorire la realizzazione di sistemi che hanno la capacità di apprendere dai controlli e dalle azioni compiute dagli utenti, così da poter ottimizzare la gestione della casa agendo in modo preventivo.

Che cosa rende smart una casa?

La componente virtuale si fonda su algoritmi che servono a gestire i comandi e a elaborare i dati. Essa, inoltre, agisce per fare in modo che i vari componenti del sistema cooperino tra di loro e lavorino in maniera corretta. L’architettura dei sistemi fa riferimento a una rete che fa comunicare con una parte logica di gestione dei controlli, delle azioni e dei dati componenti fisiche intelligenti. Uno degli aspetti più importanti di tale struttura è rappresentato dall’interfaccia di controllo e comunicazione tra gli utenti finali e il sistema smart. La parte concreta di quest’ultimo include gli smart device veri e propri, come per esempio le lavatrici, i televisori e i frigoriferi, ma anche i sensori di umidità, di temperatura e di movimento che monitorano gli ambienti ed eseguono i comandi.

Quali funzionalità sono coinvolte dall’approccio smart?

È necessario che il collegamento tra la componente reale e quella virtuale si sviluppi nel modo più intuitivo e semplice possibile, così che l’ambiente domestico possa essere controllato con efficacia e in tempi rapidi. Una sola funzionalità della casa o più funzionalità possono essere coinvolte dalla componente smart: i robot da cucina e i forni sono esempi di elettrodomestici, ma lo stesso discorso si può estendere agli impianti di audio e video, ai dispositivi di regolazione della temperatura o ai sistemi di illuminazione.

Ci sono altre applicazioni in casa che migliorano grazie a Internet of Things?

Certamente: per esempio quelle di largo utilizzo che hanno a che fare con il monitoraggio delle finestre e delle porte per la gestione delle presenze e degli accessi, ma anche con la sorveglianza video. Ci sono, poi, ambiti con una diffusione minore ma che non per questo motivo non meritano di essere menzionati: si pensi, per esempio, alle soluzioni SOHO, acronimo che sta per Small Office Home Office. Ma non vanno dimenticati i sistemi di irrigazioni intelligenti per chi ha una casa con il giardino e tutte le applicazioni intelligenti per l’assistenza delle persone malate e per la cura e la salute dei soggetti anziani.