Al parco acquatico con i bambini: i consigli dei pediatri

parco acquatico con i bambini

Trascorrere una giornata al parco acquatico potrebbe essere un’esperienza memorabile da fare con i propri figli ma, anche in una struttura sicura come quella dell’Acquapark Onda Blu di Tortoreto è sempre bene prestare un po’ di attenzione alle condizioni dei propri bambini.

Di seguito abbiamo riepilogato cinque consigli dei pediatri, che ti consigliamo di leggere prima di chiudere gli zaini!

Non dimenticare la protezione solare

Può sembrare un consiglio ovvio, ma ciò che molti genitori dimenticano è quanto spesso la protezione solare deve essere applicata per evitare di scottarsi. Per i bambini di età inferiore ai 6 mesi, si dovrebbe mantenerli al riparo dalla luce diretta del sole in una zona ombreggiata. Per i bambini dai 6 mesi in su, assicurati di usare una protezione solare ad ampio spettro con un SPF da 15 a 50. Riapplica la protezione solare al tuo bambino almeno ogni due ore, e dopo aver nuotato o essersi asciugato con un asciugamano. I genitori devono ricordarsi di mettere la protezione solare anche se è nuvoloso!

Individua sempre il tuo bambino

I parchi acquatici possono diventare affollati, quindi – se sai che tuo figlio è un bimbo a cui piace girare a lungo e in largo nella struttura – assicurati di tenerlo d’occhio e di stabilire delle regole, soprattutto se sia che il bambino non è un bravo nuotatore.

Indossare scarpe o sandali adatti

Le calzature protettive possono aiutare a tenere lontani i germi dai piedi dei bambini, oltre ad aiutarli a mantenere la presa mentre camminano sulle superfici bagnate. Le superfici scivolose possono infatti portare a lesioni quando un bambino particolarmente scivola e cade, mentre corre tra le attività acquatiche. Quindi, assicurati assicuratevi di ricordare a tuo figlio di camminare sempre con più calma e prendi in considerazione l’idea di dargli delle calzature apposite.

L’acqua con il cloro non significa acqua senza germi

Si tratta di una brusca verità per molti genitori. Solo perché una piscina è trattata con cloro non significa che non ci siano germi. Insomma, l’acqua clorata non è acqua senza germi. Alcuni batteri possono ancora sopravvivere per un tempo considerevole nell’acqua clorata e causare al bambino occhi irritati o infettati (congiuntivite), eruzioni cutanee (dermatite o follicolite), attacchi di tosse (bronchite), o diarrea (diarrea infettiva). Ecco perché è meglio far fare la doccia al bambino quando esce dall’acqua, e dirgli di non ingerire mai l’acqua della piscina.

Meglio dunque tenere conto che quello che il cloro “uccide” tutto è un falso mito. Germi e malattie resistono infatti nei parchi acquatici, e possono portare a malattie come il norovirus, E. coli, Cryptosporidium.

Porta sempre dell’acqua con te

Anche se sembra ovvio, spesso ci si dimentica quanto sia facile disidratarsi quando si è fuori al sole, anche in acqua. Portare dell’acqua con sé è dunque un consiglio molto importante sia per i genitori che per i bambini. Per aiutare a prevenire la disidratazione e/o le malattie legate al calore al parco acquatico, bere molti liquidi/acqua in bottiglia o filtrata è dunque fondamentale.