Il mandrino, un aiuto importante per la meccanica di precisione

mandrino

Visitando un’officina meccanica si possono notare diversi tipi di utensili e macchine di cui spesso non si conosce il nome o il funzionamento che tuttavia rappresentano un aspetto molto importante della meccanica di precisione.

Tra questi, uno dei più utilizzati è il mandrino, un componente di dimensioni ridotte che, in poche parole, ha la funzione di sostenere un determinato utensile per operazioni di foratura, fresatura, incisione e molto altro.

Caratterizzato da una forma circolare e da attacchi differenti a seconda della punta da utilizzare, questo elemento può addirittura montare anche un piccolo motore elettrico interno e lavorare così ad alta e bassa potenza senza problemi e contribuendo a ottenere un ottimo risultato, indispensabile quando si desidera utilizzare delle macchine utensili nella propria azienda.

Per agevolare il suo compito e garantire una buona resistenza, lo stesso dev’essere realizzato in acciaio di ottima qualità e, nel tempo, è necessario anche provvedere a una manutenzione periodica – come la rettifica del cono mandrino a bordo macchina – che permetterà il giusto funzionamento di tutto l’impianto.

Vediamo ora nel dettaglio come funziona il mandrino, quali tipologie si possono trovare sul mercato e quando è necessario sostituirlo.

H2 Come funziona un mandrino di una macchina utensile

Lavorare su un materiale come il legno o il metallo richiede la massima precisione ed è per questo possibile utilizzare alcuni utensili come la fresatrice o il tornio.

Per riuscire nell’obiettivo si ricorre a degli elementi come l’autocentrante e il mandrino, termini che nel tempo sono diventati sinonimi per indicare entrambi.

Uniti insieme, si ottiene un gruppo dove inserire punte o frese che, grazie all’azione di un motore interno o esterno, potranno compiere il loro lavoro in maniera del tutto automatizzata.

Non stupisce, quindi, se i due prodotti che abbiamo citato sopra vengono considerati parte integrante della meccanica di precisione: senza di loro, infatti, sarebbe impossibile effettuare delle lavorazioni industriali precise in poco tempo.

Attenzione, però: il mandrino si trova anche nei settori più legati all’artigianato come la falegnameria, dove ricopre la stessa funzione di “attacco” anche se deve spesso sostenere forze e ritmi meno frenetici.

L’utilizzo di questa macchina è molto diffuso non solo in quanto assicura una stretta forte durante la lavorazione, ma anche per la possibilità di cambiare in poco tempo un utensile con un altro, effettuando più lavorazioni con lo stesso apparecchio e risparmiando in questo modo tempo e denaro.

H2 Tipologie di mandrini

In commercio è possibile trovare più tipologie di mandrini che vengono utilizzate in differenti condizioni e settori.

Per esempio, le più diffuse in carpenteria e molto popolari anche nel mondo del fai da te sono quelle che si installano sui trapani: piccole ma resistenti, possono agganciare punte di differente diametro in pochi secondi garantendo un risultato perfetto su ogni materiale.

In particolare si può scegliere un modello autoserrante che non necessita di una chiave ma può essere tranquillamente stretto a mano per una gestione del tempo ancora più ottimale, anche se il serraggio sarà meno affidabile ed è quindi consigliato solo per potenze di bassa entità.

Per quanto riguarda le macchine utensili è possibile trovare due tipologie entrambe dotate di motore che differiscono principalmente per la posizione dello stesso.

La prima è quella che prevede un’installazione esterna, in modo che il componente venga azionato da fuori per completare un’operazione.

La seconda, invece, comprende un motore interno che permette di ottenere un buon risultato in maniera più veloce, anche se l’utilizzo di uno o dell’altro tipo dipende anche da altri fattori come il materiale, la lavorazione e il tipo di potenza utilizzato: è bene notare che questi elettromandrini si trovano spesso sulle fresatrici ad alta velocità.

H2 La manutenzione del mandrino

Nonostante il mandrino sia un elemento realizzato in materiali resistenti è normale che dopo molte lavorazioni questo elemento possa rovinarsi. In questo caso è necessario effettuare dei controlli periodici volti a garantire un corretto funzionamento dell’insieme e intervenire quando questo viene compromesso.

La manutenzione può comprendere una banale passata con un prodotto lubrificante fino alla completa sostituzione del pezzo nei casi più gravi.

Questo è piuttosto semplice nel caso del settore artigianale, ma per quanto riguarda la lavorazione a controllo numerico non è semplice rimuovere più pezzi e pulirli correttamente.

Per fortuna è possibile ricorrere all’aiuto di professionisti che possono intervenire sui mandrini con detergenti e olii lubrificanti che faciliteranno l’azione futura assicurando una buona riuscita per altri anni.

Farsi consigliare anche nel caso della sostituzione può essere la soluzione ideale anche per evitare di acquistare pezzi che si rivelano poi inadatti o non abbastanza efficienti, intaccando il funzionamento di tutto l’impianto e rendendo inutili anche frese, punte o e altri utensili.

Rivolgersi a un’azienda specializzata è il modo migliore per preservare la qualità delle proprie macchine utensili: intervenire anche su un elemento così apparentemente trascurabile può fare la differenza nella lavorazione e nella produzione di meccaniche di precisione.