Quali sono le ultime tendenze sui trasporti in atto in Italia e in Europa?

Stando agli ultimi dati italiani dell’Osservatorio sulle tendenze della mobilità di passeggeri e merci, sviluppato dalla Struttura Tecnica di Missione del Mims, emerge un quadro piuttosto incoraggiante rispetto alla ripresa del settore dei trasporti.

In confronto allo stesso periodo del 2021, infatti, si è registrata nel secondo trimestre del 2022 una significativa ripresa della domanda per tutte le modalità di mobilità. L’aumento è stato sostanziale per tutte le categorie dei trasporti, con un 3% in più per quanto riguarda il traffico aereo di merci e addirittura un 573% per i servizi crocieristici.

Nel mezzo, si segnalano fortissimi aumenti anche per l’Alta Velocità (+212%) e per il trasporto aereo dei passeggeri (+447%). Interessante notare inoltre come sia aumentato sostanzialmente anche l’autotrasporto delle merci (di cui si occupa la società Senatransukraina) con un +7% superiore ai livelli del 2019.

I dati dell’Osservatorio sul trasporto di merci e di passeggeri sono fondamentali per comprendere quelli che potranno essere gli investimenti nelle infrastrutture e nei servizi di trasporto, alla luce delle esigenze di consumatori, viaggiatori e autotrasportatori impegnati ogni giorno sulle strade italiane.

E in Europa, in generale, qual è la situazione? Nell’ultimo paio di anni sono emerse alcune specifiche tendenze legate al delicato contesto socio-politico (pensiamo alla guerra in Ucraina, o alla Brexit) che hanno avuto un forte impatto sul settore. Scopriamo dunque insieme cosa è accaduto.

Le tendenze in atto nel settore dei trasporti in Europa

Sulla scia dell’emergenza Coronavirus (scoppiata in un paese cruciale a livello logistico come la Cina) si è venuta a creare sul mercato una richiesta di merci senza precedenti che, combinata con la crisi in Ucraina, ha costretto gli esperti del settore a sviluppare soluzioni per una catena di approvigionamento e di distribuzione delle merci che fosse il più efficiente possibile.

C’è inoltre, a livello europeo, un importantissimo problema da affrontare legato alla mancanza di manodopera. Negli ultimi anni, infatti, anche a causa del nuovo mindset post-pandemico di molti giovani, risulta sempre più complesso riuscire a reclutare personale qualificato che sia disposto a percorrere lunghe tratte per la consegna di prodotti. Stando ai dati forniti dalla IRU (l’Organizzazione mondiale del trasporto su strada) solo nel 2020 l’offerta di camionisti nel continente europeo è diminuita di tre quarti, da un 24% a un misero 7%. A rendere ancora più critica la situazione è stato il fatto che, in quel periodo, la domanda per il trasporto merci era particolarmente elevata causa pandemia.

Non dimentichiamoci poi del ruolo fondamentale che il mondo degli e-commerce, ovvero dei negozi online, sta giocando nel settore dei trasporti, con una chiara tendenza di crescita che nel 2020 ha registrato un +44%. In uno scenario simile, ad ogni modo, è necessario sottolineare come le aziende che si occupano di trasporti (come Senatransukraina) si ritrovino costrette a dover affrontare costi maggiori rispetto al passato: in questo contesto emerge la necessità di integrare strumenti innovativi nei processi aziendali come per esempio l’intelligenza artificiale o i veicoli autonomi.

Vale infine la pena ricordare quanto sia importante oggi (ma anche in futuro) l’utilizzo sempre più diffuso di mezzi più sostenibili da parte degli autotrasportatori: stiamo ovviamente facendo riferimento ai veicoli elettrici, che potrebbero un giorno sostituire quelli a diesel o benzina. Oggi più che mai, infatti, è necessario rivedere tutto il settore del trasporto merci in un’ottica molto più ambientalista, considerato quanto possono essere impattanti le emissioni di C02 nell’atmosfera dei mezzi di trasporto “tradizionali”. Da questo punto di vista sono già in corso una serie di ricerche che ci permetteranno di monitorare il comportamento su strada dei mezzi: tali studi potrebbero avere un impatto positivo sia sull’utilizzo del carburante sia sulla manutenzione dei mezzi stessi. Si tratta, in ogni caso, di tendenze in atto che però potranno vedere i primi frutti soltanto nel medio periodo.