Perché il controllo di gestione è importante anche nelle PMI
Il controllo di gestione si realizza tramite un insieme di processi e strumenti, il cui compito è consentire all’imprenditore di:
- comprendere tutti i dati della propria azienda
- conoscere i reali margini sulle vendite
- misurare i flussi di cassa e la redditività aziendale
- pianificare obiettivi ed investimenti futuri
Un tempo si poteva forse considerare utile solo nelle grandi aziende ma oggi non è più così. I continui cambiamenti richiesti dai mercati hanno reso indispensabile il controllo di gestione anche all’interno delle PMI.
Infatti, per poter gestire al meglio l’azienda, a prescindere delle sue dimensioni, è necessario conoscere i valori economici e finanziari, almeno i più importanti. Per riuscirci è sufficiente adottare pochi, ma fondamentali, procedimenti.
Principali obiettivi del controllo di gestione
Gli scopi primari del controllo di gestione sono:
- semplificare i dati di bilancio, in modo da identificare velocemente le informazioni fondamentali che servono all’imprenditore per prendere decisioni.
- avere la misura dei margini di guadagno per controllare che il prezzo applicato sia sufficiente a coprire tutti i costi aziendali e a produrre reali profitti
- prevedere i flussi di cassa e pianificare le prossime azioni, in maniera oculata ed efficace
- migliorare il rating bancario per accedere a fidi e finanziamenti, con maggior potere contrattuale
Al giorno d’oggi, per poter gestire in maniera efficace e redditizia la propria azienda, è necessario conoscerne la situazione economico-finanziaria. Questo sia per la situazione presente, che per quanto si può stimare per l’immediato futuro.
In altre parole, l’imprenditore e i suoi collaboratori devono avere le informazioni necessarie per poter comprendere l’attuale stato di salute dell’azienda, nonché la direzione che essa sta prendendo.
Per poter fare tutto ciò, è necessario lavorare sui dati fondamentali dell’impresa, a partire da quelli contenuti all’interno del bilancio contabile.
Da dove cominciare il controllo di gestione
I dati di bilancio sono molti, e spesso difficili da leggere e interpretare, è perciò necessario elaborarli attraverso la riclassificazione del bilancio.
I bilanci interni dell’azienda, infatti, sono costituiti da numerose pagine, al cui interno gli unici dati su cui cade l’attenzione sono il fatturato e l’utile. Questi due dati, per quanto apparentemente importanti, forniscono una minima rappresentazione della situazione aziendale. I risultati che veramente contano sono nascosti e, attraverso la riclassificazione, possono essere estrapolati.
La riclassificazione consente di avere:
- più annualità di bilancio incolonnati nella stessa pagina (visione più ampia)
- più informazioni tramite il raggruppamento in classi (confronti più semplici)
- più familiarità con il linguaggio bancario (accesso al credito più facile)
Una volta effettuata la riclassificazione, l’imprenditore può accedere ai vari strumenti e metodi del controllo di gestione, quali ad esempio:
- Forecast -> previsione della chiusura di bilancio, effettuata in corso d’anno
- Budget -> stima dei risultati del prossimo esercizio e programmazione prossimi investimenti e operazioni
- Flussi di cassa -> misurare le entrate e le uscite finanziarie, nonché prevederne l’andamento nel breve e medio periodo
- Business Plan -> documento importante per l’accesso al credito
Come adottarlo nelle PMI
Il controllo di gestione è una vera e propria disciplina. Come accade ad esempio negli sport come il nuoto o lo sci, ci sono delle azioni in apparenza semplici da compiere ma che poi vanno adattate al contesto specifico e alle caratteristiche di chi sta imparando.
Oltre al metodo servono anche tempo e costanza. Gli imprenditori meno attenti e organizzati rischiano di trascurare il controllo di gestione a vantaggio di cose più urgenti anche se meno importanti.
Vera e propria mission del blog farenumeri è divulgare questa pratica gestionale anche alle PMI. Il desiderio è favorire la crescita delle competenze imprenditoriali per gestire l’azienda in modo più ragionato e meno istintivo.
Il controllo di gestione nelle PMI porta a individuare e a monitorare pochi dati, quelli più importanti. È infatti pericoloso farsi sommergere da fiumi di numeri, che portano solamente a confusione o talvolta al rigetto.
Fondamentale è dunque armarsi di pochi processi e strumenti, attraverso cui l’imprenditore e i suoi collaboratori possono, gradualmente, migliorare la gestione della propria azienda.