PMI Innovative: cosa sono, requisiti e agevolazioni

PMI Innovative

Le piccole e medie imprese sono molto importanti per sistema economico italiano, basti pensare come, da sole, sono responsabili del 41% del fatturato in Italia. Per PMI si intendono tutte quelle realtà imprenditoriali con all’interno un numero variabile di dipendenti, dai 10 ai 249, che generano un fatturato annuo fino a 50 milioni di euro. 

All’interno di questa categoria, si inseriscono le PMI innovative, riconosciute ufficialmente nel 2015 dall’ordinamento italiano, attraverso la Legge n.33 del 24 marzo 2015 rinominata “Investment Compact”.

Ma che cos’è una PMI innovativa e quali sono i requisiti per trasformare la propria PMI? 

Che cosa sono le PMI innovative 

Le piccole medie imprese si siglano come innovative in termini di competenze, processi e prodotti. Si definiscono PMI innovative tutte le piccole medie imprese con sede in Italia, che non hanno azioni quotate in un mercato regolamentato e che soddisfano i seguenti requisiti:

  • Il volume di spesa in ricerca, sviluppo e innovazione al 3% della maggiore entità fra costo e valore totale della produzione; 
  • La forza lavoro è costituita per almeno ⅕ da dottorandi, dottori di ricerca e ricercatori o da almeno ⅓ da soci e collaboratori in possesso di laurea magistrale;
  • L’impresa è titolare, licenziataria o depositaria di un brevetto registrato o è titolare di un programma per elaboratore originario registrato. 

A differenza delle Start Up innovative, per diventare PMI innovativa non è necessario che l’impresa sia costituita da meno di 5 anni e che abbia un fatturato annuo sotto i 5 milioni euro. Non è necessario che si occupi di prodotti  servizi innovativi ad alto valore tecnologico o che non sia costituita a seguito di una fusione, scissione o cessione. 

Agevolazioni PMI innovative

Le agevolazioni burocratiche e fiscali previste per le PMI innovative sono molto simili a quelle previste per le start up innovative. Tra le agevolazioni più importanti troviamo:  

  • Possono essere costituite come s.r.l. con una procedura online semplificata; 
  • Hanno una disciplina societaria più flessibile
  • Non viene applicata una disciplina delle società di comodo; 
  • Possono beneficiare di una moratoria annuale per la copertura di eventuali perdite;
  • Possono remunerare lavoratori e consulenti con stock option e work for equity;
  • Possono beneficiare di uno sconto sui servizi erogati dall’Agenzia ICE;
  • Sono esonerate dal pagamento dell’imposta di bollo e diritti camerali;
  • Possono utilizzare l’equity crowdfunding;
  • Possono usufruire degli incentivi fiscali per l’investimento nel loro capitale di rischio;
  • Possono accedere al Fondo di Garanzia per PMI con una procedura semplificata. 

Le misure introdotte nel Decreto Rilancio per le PMI innovative 

Alcune misure di sostegno all’economia, previste dal Decreto Rilancio, possono dare un impatto significativo alle PMI innovative e al settore della ricerca e dello sviluppo tecnologico.

Per garantire maggiore liquidità alle PMI innovative, durante la fase di ripresa dall’emergenza sanitaria Covid-19, l’articolo 38, commi 1-3 del Decreto Rilancio, ha incrementato il fondo destinato a sostenere gli incentivi pubblici del programma “Smart&Smart Italia” introdotto con il D.M. Gli incentivi subiranno un incremento di 100 milioni di euro per il 2020. Circa 200 milioni di euro sono destinati al “Fondo di sostegno per il Venture Capital” per sostenere investimenti nel capitale di start-up e PMI innovative.

Per gli investitori interessati ad investire in una PMI innovativa, è prevista una detrazione d’imposta lorda sul reddito della persona fisica pari al 50% della somma investita nel capitale di una o più PMI innovative (e start up innovative). La detrazione spetta all’investitore in caso di investimento diretto, indiretto o tramite Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio (“OICR”). 

I 200 milioni al Fondo di sostegno al Venture Capital sono finalizzati a sostenere gli investimenti nel capitale, anche se effettuati tramite strumenti partecipativi, mediante l’erogazione di finanziamenti agevolati o la sottoscrizione di obbligazioni convertibili in favore delle PMI o Start Up innovative.  

Infine, nel testo del Decreto Rilancio è stata introdotta anche la proroga di 12 mesi dell’iscrizione nel registro delle società innovative  e l’incentivazione fiscale all’investimento in startup e PMI innovative.