Camini a Bioetanolo, vantaggi e caratteristiche delle innovative soluzioni maisonFire

maisonFire

Tra le soluzioni più affascinanti che possono essere adottate per il riscaldamento della casa, i camini a bioetanolo si fanno apprezzare per le loro caratteristiche ecologiche, a favore della massima sostenibilità ambientale. Ne parliamo con Alessandro Gatti, general manager di maisonFire, che realizza camini elettrici ad acqua, caminetti a bioetanolo e a gas, coniugando innovazione e cura del design.

Alessandro Gatti -  general manager del Brand maisonFire
Alessandro Gatti – general manager del Brand maisonFire

Quali sono i motivi per cui si dovrebbe scegliere un camino a bioetanolo?

Il bioetanolo viene considerato il combustibile del futuro, in grado di assicurare un gran numero di vantaggi. Esso è, prima di tutto, ecologico: è vero che si ottiene tramite l’adozione di processi industriali, ma è altrettanto vero che la sua origine è naturale, visto che viene ricavato dai materiali di risulta delle coltivazioni alimentari e agricole e dai rifiuti organici. Non bisogna preoccuparsi, comunque, di eventuali cattivi odori: i biocamini non generano né odori né fumi sgradevoli, anche se derivano dalle biomasse.  Se capita è solo perché si è scelto un combustibile di scarsa qualità.

Camino a bioetanolo di design con base in marmo di Carrara

Installare un biocamino è una soluzione conveniente?

Sì, perché il riscaldamento degli ambienti viene garantito, anche se la potenza di un biocamino è più bassa di quella che può essere assicurata da un sistema di riscaldamento tradizionale. Le caratteristiche interessanti di un camino di questo tipo sono parecchie, e tra queste va menzionato di sicuro il fattore estetico. Inoltre, esso può essere installato anche in un contesto in cui non è presente una canna fumaria, e ciò costituisce un beneficio più che significativo, sia in termini di comodità che sul piano dei costi, dal momento che non devono essere affrontate spese relative a opere murarie o interventi di installazione.

Dove si può installare un biocamino?

I camini a bioetanolo possono essere installati in qualsiasi caso in cui vi sia la necessità di riscaldare dei locali o anche solo godere della piacevolezza della fiamma, in assenza di canna fumaria. Essi sono adatti anche a locali piccoli, a condizione che ci si ricordi di reintegrare l’ossigeno con una presa d’aria (sempre obbligatoria). Il potere riscaldante di un camino con alimentazione a bioetanolo è molto elevato, anche se la potenza generata è inferiore a quella prodotta da una stufa tradizionale: si oscilla, infatti, tra i 3 e i 4 kw. In un ambiente domestico che rimane freddo, per esempio per colpa della sua esposizione, il caminetto a bioetanolo merita di essere considerato una soluzione integrativa molto efficace. Il calore si diffonde nei locali in modo piuttosto veloce, e permette di usufruire di un’atmosfera piacevole e rilassante.

Un camino da sogno, anche sotto al televisore

A livello tecnico, quali sono gli accorgimenti che devono essere adottati?

Come si è visto, per l’installazione non c’è bisogno di una canna fumaria, e il solo aspetto che va tenuto presente consiste nel creare una presa d’aria ambiente. Va detto, per altro, che il biocamino può essere trasportato senza difficoltà e si fa apprezzare per la versatilità che lo contraddistingue. Non si ha a che fare con la fuliggine e con la cenere che tipicamente rappresentano gli aspetti negativi di un camino classico, e questo vuol dire che non ci si deve preoccupare di pulire o eliminare le scorie. Il bioetanolo non genera sostanze di risulta: niente scorie che si depositano, niente fumi pericolosi e niente gas nocivi.

A proposito, come si effettua la manutenzione di un camino simile?

Non ci sono particolari regole da seguire, e ognuno ha la possibilità di impiegare un biocamino senza preoccupazioni e manutenzione. Per accendere il camino è sufficiente versare nel contenitore apposito il liquido combustibile; dopodiché si può usare un accendino dotato di bocchetta lunga, facile da reperire in qualsiasi negozio di casalinghi o al supermercato (sempre in dotazione nei nostri modelli). Nel giro di pochi minuti si sviluppa una fiamma giallo/arancione molto piacevole.

Camino a bioetanolo a incasso

Come è fatto un camino a bioetanolo?

Un biocamino è sempre composto da due parti, il bruciatore (ossia il serbatoio dove viene alloggiato il combustibile e dal quale si propaga la fiamma), ed il rivestimento.  Quest’ultimo può essere appeso a parete, appoggiato a terra o su tavolo, o incassato. 

In questi ultimi anni le versioni da incasso sono diventate nettamente le più vendute, perché vent’anni fa un camino a bioetanolo rappresentava di solito un secondo pezzo di design da posizionare in altro ambiente, insomma un complemento d’arredo per chi già aveva un camino a legna, ora invece i biocamini sono sempre più incassati e di generose dimensioni, perché sono considerati un sostituto dei caminetti tradizionali con canna fumaria, per la grande semplicità d’uso, l’assenza di manutenzione o impianto, la piacevolezza della fiamma.  Per chi invece desidera un camino senza canna fumaria ma che non produce calore, l’alter ego con fiamma “fredda” dei biocamini, sono i caminetti elettrici ad acqua, una esclusiva del brand maisonFire.