Come accedere ai fondi europei per la ricerca e innovazione

Negli ultimi due anni, tante sono le aziende che si avvicinano per la prima volta alla finanza agevolata, un modo per ottenere delle risorse economiche a un costo ridotto oppure a fondo perduto. Molte imprese, proprio a causa della pandemia, hanno rivoluzionato l’intera strategia organizzativa e procedurale all’interno delle loro sedi, cercando di innovare ove era possibile e apportare dei cambiamenti che avrebbero portato al raggiungimento di nuovi obiettivi. 

In passato, a causa delle carenze strutturali, di competenze o per scarsa fiducia nelle istituzioni, le piccole e medie imprese non consideravano affatto la possibilità di chiedere un finanziamento del genere, in particolare per raggiungere obiettivi di innovazione

In questi anni, tanti sono i bandi resi disponibile dallo Stato e dall’Unione Europea, tra cui il bando fino a esaurimento fondi, comunemente conosciuto come prestiti a fondo perduto, una delle poche tipologie di fondi che è disponibile per lunghi periodi di tempo. 
Ad oggi, vista la nuova tendenza delle PMI e l’abbreviazione delle tempistiche, è possibile sfruttare diverse tipologie di bandi per ottenere velocemente delle risorse economiche volte a risanare, innovare e migliorare la propria impresa.

Che cos’è la finanza agevolata e come funzionano i fondi europei

Il termine finanza agevolata è utilizzato dagli addetti ai lavori per richiamare l’universo dei bandi e delle agevolazioni pubbliche. All’interno di questa categoria sono compresi tutte le tipologie di co-finanziamento pubblico, destinate alle aziende che hanno bisogno di una maggiore liquidità per avviare o rinnovare la propria attività.

La provenienza dei fondi ha base comunitaria, nazionale e locale e tutte le risorse hanno l’obiettivo di agevolare le condizioni di la crescita dei diversi settori nel territorio europeo. Tra le principali tipologie di fondi che rientrano nel settore della finanza agevolata troviamo:

  • Fondi europei a Gestione diretta – Gestione indiretta;
  • Bandi Camerali – Bandi Ministeriali;
  • Incentivi per assunzioni con fondi ministeriali, regionali, provinciali;
  • Tirocini extracurricolari;
  • Ricerca e selezione del personale.

Fondi europei: come accedere ai bandi

Per sfruttare al meglio le tempistiche e farsi trovare pronti al momento dell’uscita di un bando, è consigliato visitare spesso i siti Istituzionali dell’Unione Europea e dell’Italia. In particolare: il sito del  Ministero dello Sviluppo Economico, di Invitalia, della Regione e provincia e dalle camere di commercio presenti sul territorio. 

I fondi europei, in genere, sono ridistribuiti per un determinato numero di bandi destinati a progetti ben definiti, volti a portare sul territorio nazionale una situazione di innovazione digitale nazionale e internazionale. 

Tra i finanziamenti europei più conosciuti e ricercati troviamo i finanziamenti a fondo perduto, delle agevolazioni finanziarie che, molto spesso, vengono fraintese come metodi per aiutare un’impresa in difficoltà. In realtà, l’istituzione intende finanziare le imprese con fondi mirati e destinati ad avviare un unico progetto che soddisfi determinate caratteristiche e le condizioni. In alcuni casi, un bando a fondo perduto può ricoprire fino al 70% degli interessi. 

Un’altra tipologia di bandi e finanziamenti molto sfruttata è il fondo per ricerca e sviluppo, una tipologia di finanziamento che si ripresenta ogni anno per incentivare lo sviluppo territoriale e le imprese giovanili. Rappresenta la tipologia di fondo più diffusa e che negli anni ha permesso la crescita economica di alcune zone europee (per citarne uno: Resto al sud è un bando periodico italiano che si prodiga di incentivare la nascita di nuove aziende nel profondo sud D’Italia).

A chi sono destinati i fondi europei?

L’Unione Europa nella messa a punto dei destinatari non ha soggetti preferenziali, infatti riconosce come possibili candidati: le Aziende, le Associazioni, Le Amministrazioni Pubbliche, I liberi professionisti e le università. Tuttavia, la lista di possibili candidati è ancor più lunga, perché i parametri di finanziabilità inerente ai bandi europei sono tanti e permettono a tante categorie commerciali e industriali di farne parte. 

Prima di accedere ad un bando e inserire la propria proposta, è consigliato rivolgersi ad una figura competente in Bandi europei. In molti casi, infatti, con l’aiuto di una figura specializzata in questi ambiti è possibile accedere ai bandi senza incidenti di percorso.

In genere, il consulente esperto effettua una prima consulenza per analizzare il progetto e i criteri di sviluppo, procedendo per fasi:

  • Studio delle tipologie di Bandi e Finanziamenti adeguati al progetto proposto;
  • Analisi preliminare del progetto;
  • Verifica Requisiti;
  • Elaborazione Dossier;
  • Consegna Fascicolo;
  • Certificazione del Credito.

Considerando che, in genere, la disponibilità è molto alta e vengono pubblicati solo nel territorio Italiano migliaia di bandi mensilmente, è molto facile pensare che al 60% l’idoneità al fondo è certa. Ma quanto tempo occorre per ottenere le risorse economiche? 

Tempi d’attesa risorse fondi europei

Rispetto alla linea che guida l’assegnazione di questi bandi, tra cui la digitalizzazione e internazionalizazione, industria 4.0, l’Unione Europea rende disponibile l’accesso ai fondi e la chiusura dei bandi a intervalli regolari di tempo, salvo complicazioni (come nel periodo del Covid-19). 

La maggior parte dei finanziamenti sono erogati dall’UE e solo nel periodo tra il 2014 e il 2020, sono stati stanziati 960 miliardi di euro distribuiti attraverso differenti enti finanziari. In genere, i tempi di attesa per ottenere le risorse economiche non sono lunghi, possono variare dai 30 ai 90 giorni dopo la verifica dell’ente di riferimento e la conferma di successo della richiesta. In alcuni casi, i fondi possono essere ridistribuiti in due o tre tranche. 

Esempio di strategia per avere i finanziamenti a fondo perduto 

Come anticipato nei paragrafi precedenti, una volta messo in chiaro qual è il progetto e per quale tipologia di finanziamento lavorare, per avere la certezza di ottenerlo è bene avviare una strategia. 

Il primo passo da fare è conoscere le possibilità e a quale attività si rivolgono i bandi disponibili. Successivamente, per gestire al meglio la propria strategia (o per crearla) è consigliato utilizzare un metodo specifico, come il metodo SWOT, che prevede un’attenta analisi dei punti di forza, punti deboli, possibilità future per la vostra attività e i pericoli in cui potrebbe andare incontro.  

Conclusioni

Questo articolo è stato realizzato con l’obiettivo di dare informazioni generali sul funzionamento dei finanziamenti europei, in particolare per le tipologie di finanziamenti a fondo perduto.

Vista la grande disponibilità economica che, l’Unione Europea ripropone ogni anno, il consiglio è di approfittare di questi incentivi per avviare dei progetti imprenditoriali volti a innovare, migliorare e ottimizzare la propria attività.