Come fare carriera, buoni consigli per tuo figlio

Come fare carriera

Per chi ha un figlio, la sensazione di non riuscire ad aiutarlo offrendogli il supporto di cui potrebbe avere bisogno rischia di essere molto frustrante. Eppure a volte bastano pochi accorgimenti per mettere un ragazzo o una ragazza nelle condizioni di dare il meglio di sé, che sia per affrontare l’esame di maturità, per entrare nel mondo del lavoro o per qualsiasi altra sfida da cogliere.

La gestione dello stress

Uno dei primi aspetti che devono essere gestiti con attenzione ha a che fare con la capacità di prevenire ed evitare le situazioni stressanti. Non è raro che un genitore finisca per caricare il proprio pargolo di eccessive responsabilità e che gli metta addosso una pressione tale da compromettere le sue possibilità di raggiungere il successo. Uno stato di inquietudine di questo tipo non può certo essere positivo, anche perché potrebbe essere interpretato come assenza di stima da parte di mamma e papà, o comunque come mancanza di fiducia. Imparare a gestire l’ansia è fondamentale, perché in questo modo si può evitare lo stress che deriva da situazioni di tensione. Bisogna insegnare ai figli a identificare con precisione i problemi che li tormentano: così sarà più facile individuare le soluzioni a cui ricorrere.

La definizione degli obiettivi

La capacità di raggiungere gli obiettivi per un ragazzo passa dalla corretta definizione di quegli stessi obiettivi: a volte i giovani si sentono insoddisfatti semplicemente perché hanno “sbagliato la mira” e non sono riusciti a identificare i traguardi da raggiungere. Gli obiettivi devono essere realistici: non ha senso mirare a ciò che è impossibile, poiché in caso di molto probabile fallimento non si può che sperimentare una sensazione di frustrazione. Serve, invece, puntare a obiettivi concreti e che possano essere conseguiti, tenendo conto non solo delle capacità personali, ma anche del tempo che si ha a disposizione. D’altro canto, è opportuno che tali obiettivi non siano troppo generici, ma al contrario risultino specifici e – soprattutto – misurabili. Che cosa rende un obiettivo misurabile? Dire che nella vita si vuole avere successo non significa porsi un obiettivo misurabile; dire che si vuole passare un esame o si ambisce a guadagnare almeno 5mila euro al mese sì, invece. Non bisogna aver paura di impostare traguardi ambiziosi, sempre che non siano impossibili: i giovani devono essere stimolati ad alzare sempre più l’asticella e ad aumentare i propri standard.

Quale atteggiamento adottare

Occorre che un genitore non si dimentichi mai di essere stato giovane a sua volta: è molto probabile che anche lui abbia passato ciò che suo figlio sta vivendo. Provare a immedesimarsi nelle condizioni e nello stato d’animo del proprio pargolo è molto importante, dal momento che permette di comprendere più a fondo i sentimenti e le reazioni che caratterizzano il suo comportamento. Anche se non vogliono darlo a vedere, gli adolescenti e i giovani in generale hanno bisogno di sentirsi compresi e sapere che c’è qualcuno pronto a supportarli nelle scelte che si trovano ad affrontare. Ogni sfida può essere vinta con più sicurezza se si può contare sul sostegno delle persone care.

Imparare ad accettare i fallimenti

Un genitore deve rimanere a fianco del proprio figlio sia nel momento in cui questi ha successo, sia quando egli va incontro a un fallimento. Anzi, è proprio in occasione delle sconfitte che c’è bisogno di un supporto in più: è indispensabile, allora, creare un ambiente che agevoli il dialogo, per un atteggiamento orientato al successo e improntato alla positività. I ragazzi devono imparare che per quanto si perseveri e ci si impegni non sempre le cose vanno come ci si aspetta, e dunque occorre saper gestire gli insuccessi. Come? Per esempio valutando in maniera oggettiva gli avvenimenti, ma soprattutto ricordando che ogni piccola o grande batosta è un’occasione per crescere e per migliorarsi.

Il coraggio di andare avanti

Saper porre le domande giuste è un altro attributo tipico di un bravo genitore, che con i propri interrogativi è in grado di aiutare il figlio ad acquisire consapevolezza su ciò di cui è responsabile. I successi meritano di essere celebrati e i progressi compiuti vanno riconosciuti, mentre le sconfitte una volta che sono state interiorizzate non devono essere fatte riemergere. Il sostegno passa anche dagli incoraggiamenti quotidiani, così come da piccoli o simbolici premi che vanno concessi al raggiungimento dei vari traguardi. In sintesi, mamme e papà devono trovare il modo di far capire ai propri figli che credono in loro e che saranno sempre al loro fianco, per impedire loro di abbattersi alle prime difficoltà e fare in modo che trovino sempre l’entusiasmo e il coraggio che serve per affrontare la vita di tutti i giorni.