Come fare SEO link building

La link building è una delle strategie utilizzate dalla Search Engine Optimization, ed è la più diffusa per ottenere in modo dinamico link in ingresso di un sito web. Questa strategia utilizza diversi strumenti e svariate tecniche per riuscire nel suo obiettivo finale: creare dei collegamenti in entrata per apportare una miglioria in termini di posizionamento di un sito web nei motori di ricerca.

Come iniziare a fare link building SEO?

Come spiega Filippo Jatta nella sua guida per fare SEO link building su JFactor.it, la link building utilizza una serie di svariati elementi, alcuni dei quali sono fondamentali per una buona riuscita. Ce ne sono altri utilissimi ma non strettamente necessari, ma alla fine ciò che conta è il modo in cui vengono combinati questi elementi che determina il raggiungimento del nostro obiettivo finale, ovvero ricavare un miglioramento in termini di posizionamento nei motori di ricerca. Iniziamo allora a vedere insieme quali sono i più importanti e utili.

Individuare i nostri obiettivi

Prima di iniziare, è importante stilare una lista di obiettivi da raggiungere per il nostro scopo, ovvero dobbiamo identificare qual è la nostra priorità. Soltanto avendo chiari i nostri obiettivi potremo creare e mettere in pratica le giuste strategie e assicurarci così il raggiungimento del nostro traguardo.

Dopo aver fatto una lista di obiettivi da realizzare, è tempo di iniziare con la parte pratica. Innanzitutto è bene ricordare che il processo di link building è di base un processo dinamico che tuttavia può, a volte,   richiedere di un po’ di tempo affinché si inizino a vedere i primi risultati. Le aziende competitive questo lo sanno molto bene. E’ per questo che a volte è difficile che in tempi brevi si riesca subito effettivamente a capire se tutti i link in ingresso creati siano efficienti o meno. Bisogna tenere a mente che la link building ci permette di migliorare la posizione del nostro sito web nei motori di ricerca grazie ai link in ingresso, ma per far ciò è necessario che questi link siano coerenti con il nostro obiettivo, e cioè devono essere organizzati e strutturati in modo tale da essere efficienti.

La link building è un’ottima strategia per apportare miglioramenti al nostro sito web ma bisogna sempre ricordare che come tutte le strategie di marketing, anch’essa ha i propri tempi, in quanto si tratta di investire tempo e risorse per ricevere un guadagno a lungo termine. Tutto ciò che infatti sembra all’apparenza una strategia in grado di apportare un guadagno immediato si rivela spesso e volentieri, nel tempo, una fonte inefficace e inconcludente, e nella maggior parte dei casi, apporta solo risultati negativi.

Organizzare e gestire le risorse

Ogni risorsa che viene scelta per mandare avanti la nostra campagna di link building per arrivare a  guadagnare link in ingresso può essere definita come un ‘gancio’, ovvero come qualcosa ha lo scopo di attirare l’attenzione dei visitatori e indurli a visitare il nostro sito web. Ci sono diversi tipi di risorse, e ognuna di queste può essere adatta ed efficiente ad un determinato tipo di contenuti. E’ importante capire quali risorse siano necessarie al nostro obiettivo, in modo tale da creare dei collegamenti che siano coerenti con il traguardo che vogliamo raggiungere. Quello che ti consiglio vivamente di evitare è comprare link in entrata per denaro, in quanto questa è una pratica illegale ed è, ovviamente, contro le linee guida di Google. Quando gli algoritmi di ricerca si accorgono di un sito web avente link in ingresso acquistati in contanti attua una rigorosa penalizzazione al sito. Così si rischia di avere una drastica diminuzione del bacino di utenti, un calo di visitatori e soprattutto un danno all’immagine a cui non facilmente sarà possibile rimediare. Detto questo, assicuriamoci di creare e utilizzare risorse che coincidano non solo con il nostro scopo ma anche con il tipo di utenza che vorremmo visitasse il nostro sito web.

Quali link utilizzare

Un altro passo importante è quello di decidere quali tipi di link utilizzare, e quali invece eliminare in definitiva dalle nostre scelte. Ci sono vari tipi di link che si possono ottenere, come ad esempio quelli che rimandino alla nostra homepage oppure quelli che hanno nel proprio url il nome della nostra azienda, attraverso l’uso di parole chiave. Si possono anche creare delle combinazioni di link di diverso tipo. Possiamo utilizzare lo strumento Open Site Explorer per effettuare un’analisi del nostro sito web e dei nostri link in ingresso per avere una panoramica generale di come appaia, anche per capire il posizionamento delle parole chiave. E’ molto utile in quanto permette di migliorare ulteriormente la nostra pagina web, nel caso in cui ci accorgessimo ad esempio di non star utilizzando una delle parole chiave necessarie o se la pagina che ci interessa non sia collegata al nostro sito web. In questo caso abbiamo l’opportunità di poter lavorare a risolvere il problema apportando delle modifiche.

A chi indirizzare i link

Per essere efficienti, oltre essere coerenti con i nostri contenuti, i link utilizzati devono essere indirizzati ad un pubblico target che possa interessarsi ai nostri contenuti, e quindi il tipo di visitatori che possa essere in qualche modo attratto dalla nostra pagina web. Se trascuriamo questo fattore corriamo il rischio di avere dei tempi di efficienza molto lunghi se non, nel peggiore dei casi, con un risultato quasi nullo, con il pericolo di riscontrare alla fine un’opinione negativa.

Prima di iniziare quindi a creare dei link in ingresso, dovremmo farci un’idea del pubblico target da attirare. Il trucco sta nell’indurre questi utenti a scegliere proprio il nostro link, coinvolgerli a tal punto cioè non solo di limitarsi a vederlo di sfuggita, ma proprio a scegliere di cliccarlo tra tanti. Per questo ci vuole tempo e un’accurata attenzione. Ad esempio condividere i nostri contenuti sui social network è un modo molto più semplice per sollecitarne la condivisione. Quali sono dunque i metodi per far sì che il nostro link risulti abbastanza interessante, tanto da essere cliccato? Qui ritorniamo alla questione del ‘gancio’. Dobbiamo cercare fin dall’inizio di collegare questo gancio al nostro contenuto, altrimenti ci sarebbe il rischio di creare una strategia in cui i nostri contenuti non interessano a nessuno. Possiamo creare ganci ad esempio con contenuti dettagliati, con ego-bait, notizie o qualcosa che risulti spiritoso e divertente.

Per avere un’idea dei link più condivisi dagli utenti ad esempio si possono ‘studiare’ quelli condivisi sui social network come, ad esempio, quelli su Facebook. Di solito questi link sono divertenti o hanno un ché di spiritoso, suscitano ironia e sono quindi più interessanti. Solitamente su Facebook gli utenti tendono a condividere link molto più “frivoli” e personali rispetto a notizie più serie, ma questi link sono comunque molto cliccati. Diamogli allora un’occhiata e annotiamoci le caratteristiche di questi link, cercando di creare uno schema. Analizzando i feed dei nostri social potremo così avere chiaro quali sono gli elementi di un link che attirino di più rispetto ad altri.

Quando abbiamo creato uno schema con questi elementi, non ci sarà difficile capire a quale tipo di pubblico indirizzare i nostri contenuti. Il mio consiglio è quello di fare un brainstorming, in quanto aiuta a mettere più velocemente insieme le idee in base al contenuto di partenza. Solo così potremo capire con precisione che tipo di target cercare e quale possa essere interessato ai nostri contenuti.

Come trovare il target dei link

Una delle tecniche più semplici e immediate per cercare e trovare i futuri visitatori del nostro sito web è quello di iniziare facendo una ricerca su Google. Solitamente si trovano degli elenchi degli utenti a cui potrebbero piacere i contenuti cercati, e questo è molto utile. A questo punto è possibile prendere dall’elenco gli url presenti nella pagina utilizzando un plugin di Google Chrome, chiamato Scraper. Una volta copiato l’elenco in Google Documenti, possiamo utilizzare Url opener per aprire tutti gli url con un semplice clic e dare un’occhiata a tutti i loro contenuti per capire se siano o meno coerenti con i nostri Twitter. Possiamo utilizzare questo social network per ricercare utenti che abbiano citato della parole chiave nei loro tweet per capire chi possa essere interessato ai nostri link. Uno strumento utile a questo scopo è Followerwonk, il quale permette di analizzare tutti i nostri follower e scoprire quali tipi di follower seguono il nostro account. In poco tempo analizzerà tutte le biografie dei follower, comunicandoci anche il caso eventuale in cui essi abbiano un sito web. In questo modo sapremo se potremmo avere delle buone possibilità di ottenere dei link da loro o anche un semplice riscontro.

Avviare ricerche più specifiche

Ci sono diversi metodi per iniziare una ricerca su Google, solitamente il più usato è quello di scrivere una serie di parole chiave per ottenere risultati abbastanza soddisfacenti. Esistono però altri metodi per avanzare una ricerca molto più specifica nel motore di ricerca, attraverso l’uso di particolari tecniche e strumenti.

Ad esempio, è necessario scrivere nel motore di ricerca:‘target a cui vorremmo rivolgerci’ inurl: parolachiaveper ottenere una ricerca filtrata che ci mostrerà solo risultati che abbiano nel proprio url la parola chiave che abbiamo ricercato. Questa è una buona tecnica che ci permette di risparmiare tempo e di ottenere in maniera veloce una lista accurata di possibili futuri visitatori che potrebbero essere interessati ai nostri contenuti. Potremo in questo modo contattare il target in questione e chiedere ad esempio, nel caso di un blogger, di linkare il nostro sito web e ottenere così dei collegamenti in entrata. Un altro metodo per avviare una ricerca più avanzata è quello di sostituire ‘intitle’ alla parola ‘inurl’, in modo tale da permettere a Google di mostrarci i risultati che abbiano la parola chiave da noi richiesta nel proprio titolo. In questa maniera la ricerca risulta più specifica ed efficiente in poco tempo.Studiare il nostro target.

Prima di contattare il nostro potenziale fornitore di link, bisogna innanzitutto svolgere un vero e proprio studio della sua pagina web, così da capire quali siano i contenuti che tratta e a quali potrebbe essere interessato. Questo vuol dire investire del tempo nel cercare di comprendere se i siti web trovati siano coerenti o meno con i nostri contenuti. Bisogna visitare i loro siti web, esplorarne i contenuti, imparare a conoscere il nostro target capendo cosa piace e cosa invece è da evitare. Prendiamo appunti su tutti questi elementi, e cerchiamo di capire se questi target siano propensi a condividere contenuti altrui o solamente i propri, in quanto condividere i nostri sarà proprio quello che andremo a chiedergli. Può essere un’ottima idea anche ricercare ciò nei loro social network, che di solito sono i posti dove si trovano maggiormente queste informazioni importanti.

E’ possibile utilizzare strumenti come TagCrowd per analizzare le pagine web e riscontrare quali siano le parole maggiormente citate e utilizzate da loro, giusto per farsi un’idea. Basterà semplicemente copiare e inserire l’url della pagina in TagCrowd e lui farà il resto. In questa maniera, avremo un quadro più chiaro della situazione: appuntiamo tutto nei nostri appunti e, nel caso riteniamo il target un soggetto valido per i nostri link, procediamo con lo step successivo.

Stabilire i contatti con il target

A questo punto, dopo un accurato studio e dopo essere certi che il target scelto sia coerente con i nostri contenuti e quindi utile al nostro obiettivo, è tempo di stabilire dei contatti. Per fare ciò, possiamo ad esempio controllare il piè di pagina o le intestazioni di una pagina web, o nel caso non riuscissimo a visualizzare la pagina di contatto, andare nella sezione informazioni e visualizzarle lì. Ogni sito web ha una sezione riservata alle informazioni e ai contatti, quindi possiamo sempre ricercarli lì.

E’ possibile utilizzare diversi strumenti per aiutarci in questo, come ad esempio ToutApp, un plugin di Google Chrome che una volta installato provvederà da sé a ricercare gli indirizzi e-mail di una specifica pagina. Questi una volta trovati verranno messi in evidenza nella barra degli strumenti di Google, e una volta lì basterà semplicemente cliccarci sopra.Fare una lista di target in ordine di priorità.

A questo punto, dopo aver raggruppato un certo numero di potenziali fornitori di link in ingresso, cerchiamo di raggrupparli in modo tale da decidere chi possa essere prioritario rispetto ad altri, e quindi possa apportarci risultati in tempi più brevi. Possiamo raggrupparli in diversi modi, come ad esempio in base al fatto che essi siano dei blogger influencer, e quindi pongono una certa attenzione al numero di follower che li seguono, oppure in base alla probabilità che essi possano linkare il nostro sito web. Quest’ultimo fattore è stimabile sulla base dei contenuti del target in questione, in base al fatto che i contenuti del suo sito web siano specifici di un settore o trattati in maniera generale. Un altro esempio può essere raggrupparli attraverso il dominio metrico, valutando quindi il valore e la stima dei domini attraverso degli strumenti SEO. Vediamo adesso nello specifico di cosa si tratta.Metriche di dominio SEOCi sono varie metriche di dominio che ci danno la possibilità di valutare qualitativamente sia i singoli link che i target dei link. Le metriche di dominio più diffuse e utilizzate sono rispettivamente PageRank e DomainAuthority (DA).

Queste ci permettono di raccogliere dati in maniera più veloce rispetto alla singola procedura che andremmo a fare sito per sito. Per quanto riguarda DomainAuthority, è possibile utilizzarlo per valutare se i siti da cui vorremmo ottenere link in ingresso siano qualitativamente buoni inserendolo nel foglio di calcolo di Excel attraverso il plugin API Links di SEOgadget, oppure tramite MozBar. Stesso discorso vale per il PageRank dei target: Excel con il plugin degli strumenti ‘SeoTools for Excel’.

Detto questo, dopo aver ottenuto queste metriche diventa semplice decidere quali target rimuovere perché considerati non propriamente validi e su quali invece investire il nostro tempo e risorse, specie se disponiamo di un numero elevato di siti da contattare e non abbiamo tempo (o non vogliamo) contattarli singolarmente.

Quindi, attraverso PageRank iniziamo a rimuovere gli elementi che vengono stimati al sotto del punteggio di 1 e, nel caso di un numero elevato di elementi, anche sotto il punteggio di 2. In questo modo possiamo successivamente ordinare per autorità di dominio e rimuovere ciò che è inferiore a DA30 O DA35. E’ molto utile se vogliamo restringere in maniera rigorosa il nostro campo di scelta in maniera piuttosto veloce. Tuttavia l’unico errore che potremmo fare in questa procedura è quello di considerare un sito potenzialmente utile come non necessario, in quanto aperto da poco e quindi avente un numero esiguo di PageRank o di autorità di dominio.

Ricevere link da Influencer

Un’altra maniera per guadagnare link in entrata alla nostra pagina web è quello di far condividere il nostro sito ad un Influencer. Questi infatti, disponendo di un alto numero di follower ci consentiranno di produrre una reazione a catena del nostro contenuto, il quale potrebbe essere condiviso da più persone. Quindi, prima di scartare un blogger perché ci risulta avere un dominio poco influente è importante vedere prima quanto questo sia il suo valore di influenza sui social network, andando a controllare quanto alto sia il loro numero di follower.

Possiamo anche aiutarci con Followerwonk, il quale come abbiamo visto ci permette di capire quanto un blogger sia influente e ci indica il suo numero di follower. Scaricando un CSV da Followerwonk, otterremo una lista con il loro punteggio di influenza: per capire quanto sia probabile che essi possano condividere i nostri contenuti e quindi farci guadagnare link in ingresso, possiamo ulteriormente valutarli facendo uno schema, magari assegnando loro un punteggio da 1 a 5 in base a quanto ci sembrano pertinenti con il nostro sito web. Ricordiamo che ciò di cui essi normalmente trattano deve essere coerente con quello che è il nostro obiettivo.

Controlliamo accuratamente il loro blog sia attivo e quindi pubblichino periodicamente o meno, e soprattutto poniamo una accurata attenzione al fatto che questi in generale pubblichino (e quindi siano disposti a pubblicare) contenuti esterni, diversi dai propri. Se riusciremo ad ottenere link in entrata dagli influencer più conosciuti, questo ci consentirà di avere una certa stima anche agli occhi dei siti web più piccoli, i quali dopo aver visto il nostro contenuto condiviso da persone di una certa stimabilità, saranno molto più aperti verso di noi nel caso di un contatto. Dopo aver raccolto abbastanza elementi importanti e utili per poter suscitare curiosità e interessare il nostro target, non ci resta altro che contattarli.

Come rapportarsi

Innanzitutto, bisogna sempre ricordare che il potenziale blogger è una persona reale in carne ed ossa, e come tale è lei che decidere di risponderci o di lasciare il nostro messaggio lì nella sua casella di posta. Bisogna pensare anche al fatto che questa persona non si è organizzata per risponderci e non è tenuta a farlo obbligatoriamente. Sicuramente, avendo un blog molto popolare, si ritroverà sempre mail di ogni tipo. Per evitare di venire considerati come l’ennesimo spammer dobbiamo porci come se ci stessimo ponendo ad una persona in carne ed ossa davanti a noi, senza pretendere nulla e soprattutto con rispetto. E’ nostro dovere parlare accuratamente del nostro lavoro e del perché avremmo bisogno di ottenere link da questa persona. Ovviamente è bene non aspettarci nulla in cambio. La persona dall’altro lato potrebbe rispondere positivamente così come negativamente, rifiutando la nostra proposta. E’ il rischio che si correre quando si tratta di rapporti lavorativi. Nel caso di un rifiuto, non scoraggiamoci: ci saranno sicuramente altre persone interessate ai nostri contenuti.

Impostare il messaggio

Poniamo particolare attenzione alla forma e al contenuto del nostro messaggio, che deve essere curato nei minimi dettagli e deve incuriosire il nostro lettore. Probabilmente, se il destinatario è una persona molto influente e quindi con un gran numero di follower, non avrà tempo di risponderci subito, e in quel poco tempo che ci dedica dobbiamo essere molto precisi sulla ragione del nostro metterci in contatto con lei e spiegare accuratamente di cosa ci occupiamo.

La priorità deve essere comunicare loro perché li abbiamo contattati e perché mai dovrebbero essere interessati proprio a noi. Proponiamo loro le nostre idee e spieghiamo cosa vorremmo facessero per aiutarci ad ottenere dei link in ingresso per la nostra pagina.Inoltre, non dimentichiamo di dimostrare che non siamo spammer o qualche programma di posta automatica, ma che siamo persone reali e siamo particolarmente interessati a loro. Ricordiamoci che il nostro contenuto è il nostro cavallo di battaglia, e se finora abbiamo lavorato con dedizione e investito qualitativamente bene il nostro tempo, non dovrebbe essere difficile convincere chi legge il nostro messaggio. Se il blogger tratta dei contenuti pertinenti con i nostri, dimostriamo di aver letto tutti i suoi post sull’argomento, magari citandolo. Questo ci farà apparire delle persone molto più attente al nostro lavoro.

Per convincere è necessario essere chiari e precisi. La nostra richiesta a volte non potrebbe soffermarsi solo sull’ottenere un singolo link, ecco perché è importante non girare intorno alla questione ma arrivare dritti al punto. Le richieste che potremmo fare possono riguardare per esempio, scrivere una recensione sui nostri contenuti e quindi ottenere un link di collegamento, oppure la condivisione dei nostri contenuti sui social network, o ancora ospitare nel blog un post che sia stato scritto da noi (specie se il blogger è interessato al nostro contenuto ma non ha tempo per scriverne uno) e abbia un link di rimando alla nostra pagina web, o ancora un infografica che incorpori i nostri contenuti.

Per quanto riguarda la nostra credibilità, dobbiamo dimostrare a primo impatto di non essere uno spammer ma delle persone reali che sanno fare bene il proprio lavoro. Investiamo del tempo e poniamo una particolare cura al nostro messaggio per evitare che esso venga cestinato alla prima occhiata. Ricordiamo che i blogger riceveranno sicuramente ogni giorni mail di spammer, quindi vale la pena per noi spendere un po’ di tempo per scrivere una mail pertinente e avere così l’opportunità di ricevere link in entrata. Molti temono che inserendo nelle mail parole come “SEO” o “link” o altre correlate, si corra il rischio che i messaggi vengano immediatamente cestinati senza nemmeno essere letti, e questo purtroppo è possibile. Ma possiamo ad esempio, curare la nostra mail utilizzandone una originale, oppure menzionare qualcosa di specifico sul lavoro del blogger, o ancora utilizzare il loro nome e scrivere dei buoni contenuti, per dimostrare loro che in realtà non siamo spammer. La prima cosa da fare è rivolgersi al blogger con il suo nome, informazione essenziale che può essere trovata sulla pagina relativa alle informazioni personali o all’interno dei suoi post sul blog. Possiamo anche trovarlo ricercandolo nei loro social network, oppure utilizzare dei tool come ad esempio Xobni o Rapportive per ricercare informazioni correlate agli indirizzi e-mail. Nel caso in cui non fossimo riusciti a trovare il loro nome da nessuna parte, possiamo iniziare il nostro messaggio semplicemente con un “Ciao”, il quale andrà comunque bene.

Curare l’oggetto della mail

Il primo elemento visibile nella nostra mail sarà l’oggetto, quindi bisogna curare anche quello, altrimenti c’è il rischio che la nostra mail venga considerata come spam e finisca direttamente nel cestino senza essere aperta. Diciamo che tra tutte le opzioni disponibili, questa risulta la peggiore perché nega sin dal principio la possibilità di rapportarsi e di poter creare dei link di collegamento. Se l’oggetto risulta scritto in modo errato c’è anche il rischio che venga considerato come spam dai filtri antispam che provvedono a inserirle direttamente nelle cartelle apposite, molte delle quali non vengono mai controllate dai proprietari della mail. Per evitare che accada una cosa simile bisogna essere concisi anche nel titolo dell’oggetto, quindi breve e preciso, dritto al punto, possibilmente che contenga elementi importanti, come il nome del sito del blogger e/o il nome del nostro sito web, senza utilizzare troppe maiuscole o espressioni del tipo “scambio/chiedo link”.

Nel messaggio, citiamo qualcosa di specifico del loro lavoro per dimostrare loro di aver letto accuratamente i loro post e di conoscere i loro contenuti. Questo ci farà risultare disponibili, in quanto avremo investito del tempo in qualcosa a cui teniamo. Inoltre, ciò ci consente di trovare dei collegamenti tra i nostri contenuti e i loro, in modo tale da poterci rapportare meglio e presentarli al meglio, facendo così una buona prima impressione e destando curiosità. Possiamo formare la nostra ‘preparazione’ sull’argomento leggendo i loro post nei blog, i vari commenti, trovando e leggendo la loro pagina/sezione con le informazioni e interessi personali, nonché la loro biografia e magari anche i tweet. Così facendo ci risulterà naturale scrivere una mail in base a quello che abbiamo appena letto, e anche senza spenderci troppo tempo riceveremo un risultato che ci eviterà il ‘cestinamento’ della nostra mail.

Firmare con informazioni complete

Ricordiamoci di firmare sempre correttamente fornendo informazioni utili, quali il nostro nome completo, la nostra professione, il nostro numero di telefono, il nostro sito web ed eventualmente i nostri account dei social media (sempre se inerenti al nostro lavoro). Questo proverà ai blogger che non siamo spammer.Per quanto riguarda il fatto di utilizzare un indirizzo originale, ci sono pareri contrastanti circa l’utilizzo di mail normali o mail di lavoro, in quanto potrebbe accadere che qualche blogger, vedendo il nome SEO, possa pensare al fatto che siamo spammer e disattivarle. Personalmente, ti consiglio di usare la mail che più ti aggrada, anche perché moltissimi spammer utilizzano provider di indirizzi e-mail gratuiti come yahoo, hotmail, gmail.

Fornire la nostra posizione

Anche l’idea di inserire nella mail l’informazione della nostra posizione quando questa è pertinente può rivelarsi molto utile, soprattutto nel caso in cui stessimo cercando di metterci in contatto con un blogger che magari vive nello stesso posto del nostro cliente. In questo caso possiamo citare il nome del cliente nella mail.

Potremmo anche pensare di incontrarci con i blogger locali per un pranzo o un caffè e organizzare un incontro per conoscerci meglio, al fine di stringere relazioni nella vita reale. Così facendo avremo entrambi maggior fiducia e sicurezza nei rapporti di lavoro. Questo ci darebbe un enorme vantaggio.

Come procedere in seguito

Per assicurarci che la nostra campagna di link building proceda senza che le nostre mail vengano dimenticate o cancellate senza essere lette, è bene continuare a mantenere il nostro raggio d’azione dinamico. Anche qui ci sono varie tecniche da utilizzare per far sì di rimanere organizzati. Vediamoli insieme.

Lavorare con Excel

Il semplice foglio di Excel può esserci di grande aiuto per la nostra campagna di link building. Possiamo aggiungere colonne per annotare eventuali dati ed è sicuramente molto utile. L’unico problema può essere il fatto che quando si lavora su più campagne in contemporanea può risultare un po’ confusionario, specie in presenza di molti dati da gestire.

Utilizzare strumenti specifici

Per migliorare la nostra strategia di link building potremmo avere bisogno di strumenti specifici, come ad esempio Buzzstream, il quale ci permette di monitorare i social media e gestire quindi meglio i nostri eventuali fornitori di link.Anche plugin come Boomerang possono essere efficienti. Ad esempio Boomerang ci permette di rispedirci  automaticamente indietro la nostra mail nel caso in cui non abbiamo ricevuto risposta entro un certo periodo di tempo. Quindi sappiamo a chi non rimandare l’mail per evitare di non ricevere nuovamente risposta.Per quanto riguardo il follow, cerchiamo di rendere sempre la nostra mail concisa e dritta al punto. Quindi cerchiamo di essere brevi ed educati. Nel caso in cui non ricevessimo risposta cambiamo target, in quanto la nostra insistenza può infastidire togliendoci così l’opportunità di poter instaurare contatti futuri con queste persone.

Come gestire le risposte negative

Nel caso in cui ricevessimo risposte negative, non dobbiamo prendercela con il mittente. Non scoraggiamoci, è assolutamente normale. Teniamo a mente che non tutti sono disposti a condividere i contenuti altrui, né sono tenuti a farlo forzatamente. Nel caso in cui ricevessimo una risposta negativa, è necessario che continuiamo a comportarci come sempre, con rispetto. Una cosa importante da fare è rispondere sempre e comunque alla mail, anche quando contengono risposte negative o un rifiuto alle nostre richieste. Anche se magari a primo impatto possiamo rimanerci male e potremmo non aver voglia di rispondere, in quanto abbiamo investito tempo e risorse nel nostro lavoro, ricordiamoci che magari è semplicemente quello che abbiamo fatto adesso a non interessare il blogger. Magari potrebbe andarci bene con il prossimo contenuto. Dobbiamo sempre tenere a mente che questa persona può essere un potenziale partner fornitore di link anche in futuro, ed è bene mantenere dei rapporti positivi.

Ottieni molti feedback e informazioni

Cerchiamo sempre di ottenere almeno un feedback da coloro che non sono interessati a cederci dei link in entrata: in questo caso potremo sapere la sua opinione in merito ai nostri contenuti e potremo avere un’idea su cosa migliorare. Tuttavia, non sempre è il nostro contenuto il problema. Magari la persona in questione è molto occupata e non ha tempo di scrivere un post e linkare il nostro sito web. E’ in questa occasione che possiamo offrirci noi per scrivere un post e linkare il nostro sito web, in modo tale che non debbano farlo loro. Così abbiamo anche la possibilità di raggiungere un accordo sui contenuti da pubblicare nel post e collaborare insieme per promuoverli, anche attraverso i contatti del blogger.

Nel caso avessimo un’idea di un contenuto che potrebbe interessarli, non ci resta che proporglielo via mail e questi saranno sicuramente più aperti nei nostri confronti, specie se in qualche modo riusciamo a dar credito a loro del contenuto, magari menzionandoli o linkando i loro siti.Personalizzare le nostre mailPer personalizzare le nostre mail possiamo usufruire di molteplici strumenti, ad esempio il sopra citato Boomerang. Questo strumento ci permette di organizzare e pianificare quando inviare un’altra mail, una trovata molto utile specie se siamo in viaggio e abbiamo fusi orari diversi dal destinatario. Boomerang ci permette di pianificare l’orario in cui inviare la mail senza recare disturbo in caso di fusi orari completamente differenti.

Gmail Labs

Ci sono strumenti molto utili come ad esempio Gmail Labs, che combinati con altri ci semplificano il lavoro di scrittura delle mail che dovremmo inviare. Gmail Labs ci consente di inserire in una mail un testo predefinito o che abbiamo scritto in precedenza, senza dover ogni volta pensare di fare copia e incolla da una mail all’altra. Attraverso l’opzione risposte predefinite possiamo direttamente inserire il testo.

Rapportive

Questo è un altro plugin molto utile in quanto ci fornisce informazioni riguardo l’utente a cui stiamo inviando la mail, tra cui il suo account Twitter, la sua posizione, insomma tutte informazioni preziose che ci permettono di conoscere un po’ di più la persona a cui stiamo scrivendo la mail e che quindi ci consentono di personalizzare il nostro messaggio al meglio.

Cosa non fare assolutamente

Adesso vediamo insieme cosa sarebbe meglio evitare quando si inizia a fare link building. Ci possono essere incidenti di percorso durante la campagna di link building, ma questo non deve preoccuparci fin quando gli errori ci aiutano a formarci lavorativamente e a trarne una lezione per non commetterli nuovamente in futuro.

Utilizzare i software di posta elettronica di massaUna cosa da evitare è quella di utilizzare questi software che permettono di inviare le mail a molte persone allo stesso tempo, specie se le persone in questione non se le aspettano in quanto non ci siamo accordati. Differente è invece quando un’azienda lo fa con la propria lista di mail. Quindi il mio consiglio è quello di evitare di usare questi software in quanto potremmo essere inseriti immediatamente nella lista degli spammer, (anche perché è impossibile scrivere in maniera corretta le mail di massa). Nel caso ci fossero errori nella mail, questi non verrebbero visti solo da una persona, ma sarebbero visibili a tutti quelli a cui abbiamo inviato la mail. Il rischio di ciò è quello di guadagnarci una cattiva reputazione e di conseguenza di mettere in cattiva luce il nostro sito web, i nostri contenuti e tutta la credibilità del nostro lavoro. Oltre ciò, potrebbe essere difficile riuscire a trovare in futuro dei partner con cui fare accordi di link building, perché non godremmo di stimabilità.

In quanto tempo i ottengono i risultati?

Ci sono molteplici elementi che determinano i tempi di risposta per iniziare a vedere dei risultati concreti in termini di posizionamento nei motori di ricerca. Come accennato all’inizio di questa guida, in alcuni casi potrebbe volerci un po’ più di tempo, in base ad una serie di fattori come ad esempio i tipi di link che stiamo andando a creare, la competitività del nostro settore, l’attività delle altre aziende che concorrono, quanto sono ricercate le nostre parole chiave. Il tempo stimato potrebbe variare da pochi giorni fino a diversi mesi, prima di riuscire a vedere un miglioramento della posizione del nostro sito web nei motori di ricerca. Per cui può essere molto utile porre una certa attenzione alla classificazione delle parole chiavi più importanti e più utilizzate al momento, e soprattutto capire come queste classifiche variano una volta che vengono creati dei link in ingresso al sito web.

Per fare ciò, strumenti come Moz Pro potrebbe esserci di grande aiuto, in quanto ci fornisce tutte le informazioni necessarie a comprendere quanto bene stiamo portando avanti la nostra campagna, oppure potremmo semplicemente prendere appunti su un foglio di calcolo cliccando su SERP per visualizzare al momento la nostra posizione in classifica.

La guida termina qui, spero possa esserti d’aiuto per i tuoi obiettivi. Termino dicendoti che il segreto per una link building efficiente è la costanza. Non dobbiamo guardare alla nostra campagna di link building come ad una strategia a cui lavorare una volta ogni tanto, ma dobbiamo cercare di migliorarla giorno dopo giorno, dedicandoci il giusto tempo e le giuste risorse. Sono sicuro che in questo modo, e grazie ai consigli che ti ho dato, riuscirai a raggiungere il tuo traguardo.