Come scegliere le scarpe antinfortunistiche, intervista a Christian Wisthaler di Casa Della Ferramenta

Scarpe da lavoro

La scelta delle scarpe antinfortunistiche è il frutto di una decisione che deve essere presa con attenzione e oculatezza. Approfondiamo questo argomento con l’aiuto di Christian Wisthaler di CasaDellaFerramenta.it, e-commerce specializzato in ferramenta, utensileria e prodotti di antinfortunistica di qualità.

Christian, grazie per avere accettato il nostro invito. Iniziamo dalle basi, però: quanti tipi di scarpe da lavoro ci sono in commercio? 

Le calzature da lavoro possono essere classificate in cinque grandi gruppi: gli zoccoli, i sandali, gli stivali, le scarpe basse e le scarpe alte. Gli zoccoli si caratterizzano per la presenza di una suola antiscivolo e vengono impiegati in prevalenza in ambito gastronomico o nel settore medicale. I sandali, invece, sono pensati per garantire la massima traspirazione del piede, specialmente nei mesi più caldi: come si può intuire, però, non sono adatti per le mansioni che riguardano il settore edile né, in generale, per i lavori che devono essere eseguiti in ambienti sporchi. Agli stivali si ricorre quando c’è bisogno di una assoluta impermeabilità, mentre le scarpe basse hanno il duplice pregio di offrire leggerezza e flessibilità: attenzione, però, perché non proteggono le caviglie. Infine, ci sono le scarpe alte, concepite e realizzate per proteggere rispetto al freddo e per assicurare alle caviglie il sostegno di cui hanno bisogno. CasaDellaFerramenta.it propone una vasta gamma di scarpe da lavoro antinfortunistiche alte e basse di diversi marchi.

Tutte le scarpe da lavoro sono scarpe antinfortunistiche?

No: come potete immaginare, i sandali non possono certo essere considerati nel novero delle scarpe antinfortunistiche. In tale categoria rientrano unicamente le scarpe basse e le scarpe alte. Esse costituiscono dei dispositivi di protezione individuale che, per poter ricevere la marchiatura CE di conformità, devono rispettare i requisiti stabiliti dalla Direttiva Europea CEE 89/686. Le calzature di sicurezza sono contraddistinte dalla S di Safety, come indicato dalla norma EN ISO 20345: 2011, e sono pensate per proteggere chi le indossa da lesioni che potrebbero essere provocate da infortuni in ambito lavorativo. Queste scarpe hanno dei puntali appositi che garantiscono la protezione dagli urti.

Le scarpe antinfortunistiche sono tutte uguali?

Ovviamente no, e infatti vengono distinte a seconda della classe di sicurezza a cui appartengono. I requisiti minimi che vengono esaminati ai fini della loro classificazione includono la resistenza allo scivolamento, l’impermeabilità dinamica, la presenza di una suola anti perforazione, la presenza di una suola antistatica, l’assorbimento dell’energia nella zona del tallone e la resistenza agli oli e agli idrocarburi. Per quanto riguarda la resistenza allo scivolamento, sono tre le classi che vengono individuate dalla normativa: una è la resistenza allo scivolamento con suolo in acciaio e glicerina, una è la resistenza allo scivolamento con suolo in ceramica con acqua e detergente e una è la resistenza allo scivolamento in tutte e due le precedenti situazioni. 

Quando c’è bisogno delle calzature da lavoro con resistenza alle scariche elettriche?

Tali calzature sono indispensabili nel caso in cui si lavori a contatto con gas e liquidi infiammabili e con microchip, ma anche per chi è impiegato nella verniciatura e nella produzione di parti elettriche sensibili. Le scariche indicate con la sigla ESD sono scariche di energia statica che vengono trasmesse da un corpo a un altro. Tali scariche, nei contesti di lavoro a rischio, possono provocare incidenti decisamente gravi, oltre a danneggiare i macchinari e a poter causare incendi. 

Con quali materiali vengono realizzate queste calzature?

I materiali devono garantire resistenza, sicurezza e affidabilità: per esempio, per le lamine anti perforazione delle scarpe degli idraulici e degli elettricisti, che tendono a piegare spesso le dita e i piedi stando in ginocchio, si ricorre al kevlar piuttosto che al metallo. In generale, per queste calzature il requisito estetico è in secondo piano in termini di importanza. Le suole possono essere realizzate in gomma nitrilica o in poliuretano, mentre è fondamentale che all’interno non vi siano parti magnetiche, specialmente nel caso delle scarpe per gli elettricisti. Per ciò che concerne i colori, il nero è indicato per gli operai delle officine meccaniche e per i magazzinieri, mentre nel caso di carpentieri e muratori si privilegia il beige: in qualsiasi circostanza, lo scopo è quello di celare lo sporco e fare in modo che non si noti. 

Quali sono le caratteristiche più importanti di una scarpa antinfortunistica? 

Questo tipo di calzatura è dotata, in primo luogo, di un puntale, che serve a proteggere le dita dei piedi: si tratta di una parte di rinforzo che viene collocata sulla punta della scarpa e previene le dolorose e pericolose conseguenze di urti e schiacciamenti. Stiamo parlando di accessori che non hanno una struttura tradizionale, ma che sono concepiti e realizzati per adattarsi ai luoghi di lavoro in cui c’è un’alta probabilità di farsi male ai piedi: si pensi, per esempio, ai magazzini o ai cantieri. Le loro suole, a seconda degli ambienti, possono essere anti abrasione, anti acido, anti scivolo o antistatiche. Molto importante è la lamina anti perforazione: in sostanza dentro la scarpa viene posizionato un materiale resistente che impedisce al piede di essere raggiunto da oggetti taglienti o affilati. Infine, la parte superiore della calzatura, cioè la tomaia, ha proprietà traspiranti o impermeabili a seconda delle necessità e dei materiali con cui è realizzata.

Ora che ne sappiamo un po’ di più, ci aiuti a capire come si scelgono le scarpe antinfortunistiche?

Prima di tutto è necessario pensare al lavoro che si svolge, tenendo presente che ciascun livello di sicurezza per le calzature in questione è specifico per questo o quel gruppo di lavoro. Gli elettricisti necessitano di suole antistatiche, ma nel caso in cui lavorino anche su impianti esterni hanno bisogno anche di tomaie impermeabili. La presenza di una lamina anti perforazione, invece, è essenziale per coloro che lavorano nei cantieri edili, cioè ambienti in cui dal terreno possono uscire armature e ferri. Per le mansioni che richiedono di camminare molto è consigliabile evitare l’acciaio, che può affaticare i piedi: servono, invece, delle scarpe leggere, che consentano alle piante dei piedi di flettersi nel caso in cui ci si debba inginocchiare. I compositi sono i materiali più appropriati da questo punto di vista, proprio perché flessibili e leggeri