Link building: quali sono i tranelli da evitare

LINK BUILDING SEO

Quali sono gli errori che non devono essere assolutamente commessi quando si fa link building? Ne abbiamo parlato con la web agency Genesi.IT, specializzata in posizionamento nei motori di ricerca, oltre che in realizzazione di siti web aziendali e eCommerce, di seguito ecco i loro suggerimenti.

La qualità degli articoli

Il primo aspetto da prendere in considerazione è quello che riguarda la qualità degli articoli: non si può certo pensare di trarre vantaggio dalla link building se la qualità dei contenuti che vengono proposti è modesta. E lo stesso discorso vale nel caso degli articoli copiati, che non possono mai garantire i risultati auspicati. Come si redigono dei testi efficaci, quindi? Prima di tutto, essi devono essere in grado di favorire una navigazione migliore, mettendo a disposizione dei visitatori informazioni pertinenti e utili. La forma e il contenuto viaggiano a braccetto: il testo deve ovviamente essere privo di errori di grammatica o di sintassi e, al tempo stesso, risultare ben leggibile grazie a una formattazione appropriata.

Come intercettare link spontanei

Gli articoli che si pubblicano devono essere interessanti, il che vuol dire che non devono essere finalizzati unicamente ad accogliere i link o ad altri scopi promozionali. Solo in questo modo si può catturare l’interesse dei lettori. Generare link spontanei è possibile in siti e blog di approfondimento, è molto più complicato riuscire ad averne nel caso di siti business o eCommerce.

La distribuzione dei link

Un errore da evitare consiste nel basarsi in modo ripetuto su un anchor text sempre uguale. È importante, infatti, che i rimandi ipertestuali riescano a catturare l’interesse di chi legge e a suscitare la curiosità delle persone. L’ancora, insomma, deve stimolare il clic in modo che il tema possa essere approfondito. Le ancora branded non sono da demonizzare, ma vanno usate con cautela, fermo restando il loro ruolo dal punto di vista del consolidamento della reputazione del marchio.

Il consiglio è di non indirizzare tutti i link verso la stessa pagina ma di basarsi su pagine differenti. Link juice vuol dire che i link diretti a una certa categoria o alla home page devono trasmettere valore anche alle altre pagine, mentre tramite il deep linking è possibile sviluppare collegamenti indirizzati a pagine interne del sito. In sintesi, è sbagliato l’approccio di chi non pianifica in anticipo una strategia che riguardi i testi di ancoraggio: un aspetto di fondamentale importanza, anche per la sua complessità, visto che è grazie a questi che i motori di ricerca possono capire qual è l’argomento affrontato dalla pagina linkata.

Gli errori tipici nella gestione degli anchor text

È molto comune lo sbaglio che viene compiuto da chi utilizza in misura superiore al dovuto gli anchor text di tipo manipolativo. Con questa definizione vengono indicati i testi di ancoraggio che corrispondono in modo preciso alla parola chiave che si desidera posizionare. Google, infatti, potrebbe interpretare tale tecnica come una forzatura, a maggior ragione nel caso in cui sono analizzati dei settori particolari, quelli relativi ai risparmi e alla salute.

Le strategie migliori per la Seo off-page

Vale la pena di ricordare che linkare pagine che non sono ottimizzare si può rivelare una strategia controproducente. La Seo off-page potrebbe risultare inutile nel caso in cui non si abbini a un’ottimizzazione on-page appropriata. Non ha senso provare a promuovere una pagina che ha contenuti di qualità modesta o che non è strutturata a dovere. Così come non si possono raggiungere gli obiettivi desiderati se si punta su pagine prive della parola chiave impiegata come testo di ancoraggio. Insomma, prima si deve ottimizzare la pagina, e poi si può lavorare off-site.

Il valore della pertinenza

Dal punto di vista del ranking su Google, due fattori da cui non si può prescindere sono la rilevanza e la pertinenza. Nel momento in cui si studia una strategia di link building è fondamentale tenerne conto. Ma qual è il traguardo da raggiungere: si tratta di avere un link da un sito in cui vengono affrontati temi simili a quelli che caratterizzano la pagina che si vuol far crescere. In questo modo il contenuto è un valore aggiunto non solo per il lettore ma anche per chi lo ospita, e ovviamente sarà preso in considerazione dai motori di ricerca. Bisogna cercare di non essere off topic anche dal punto di vista dello stile, il che vuol dire adattarsi al tone of voice del sito di pubblicazione.

Gli schemi di link

Le norme di qualità messe a disposizione da Google sottolineano che utilizzare gli schemi di link è sbagliato. Di che cosa si tratta? Questi schemi corrispondono a procedure a cui si ricorre per manipolare a proprio vantaggio il posizionamento di un sito agendo tanto sui link in uscita quanto sui link in entrata. Lo scambio di link one-to-one va bene ma solo se non se ne abusa, perché un eccesso in tal senso può avere effetti opposti a quelli desiderati. Da evitare anche l’uso di servizi automatizzati, la creazione di campagne di article marketing con una densità di keyword eccessiva e la realizzazione di pagine partner che servono solo per i link.

Attenzione ai siti spam

Ci sono siti spam che devono essere evitati con la massima attenzione; in caso contrario si rischia di mettere a repentaglio la reputazione del proprio sito. Si definiscono spam quei siti che hanno l’unico scopo di vendere guest post per monetizzare. Google potrebbe essere influenzato in senso negativo ed essere indotto a valutare il sito in maniera opposta a quella voluta.

La qualità dei link

Infine, un ulteriore errore che a volte si commette quando si fa link building, e che invece deve essere evitato, riguarda la mancata valutazione della qualità dei collegamenti. Per fortuna oggi esistono parecchi Seo tool grazie a cui è possibile verificare la qualità di un collegamento. Le metriche dei tools sono armi preziose per capire non solo se un sito è autorevole, ma anche se accoglie link spam. Ovviamente le metriche devono anche essere interpretate: bisogna imparare a leggere i dati per capire, per esempio, che cosa rende un sito autorevole o meno. Analizzare il traffico generato e il profilo backlink di un sito è senza dubbio importante per capire il suo stato di salute complessivo.