Elon Musk e Jeff Bezos, i due diversi modelli di leadership dei pionieri dell’innovazione

Innovazione

Tra gli uomini più influenti dei nostri anni ci sono senza dubbio Jeff Bezos ed Elon Musk, che hanno influenzato e influenzano tutti i giorni le nostre vite più di quanto ce ne rendiamo conto. L’aspetto curioso è che si tratta di due personalità del tutto opposte tra loro, che in quanto tali adottano anche stili di leadership decisamente differenti. Basti pensare al ritmo frenetico con il quale Musk porta avanti l’agenda delle sue creature, SpaceX e Tesla, e al contrario all’approccio di Bezos, che ha l’abitudine di parlare sempre per ultimo alle riunioni a cui prende parte.

Jeff Bezos e il business

Bezos, in effetti, tende ad ascoltare tutto quello che hanno da dire le altre persone evitando di intervenire per non influenzarle con il suo parere. Inoltre, non sempre è d’accordo con le idee a cui dà la propria fiducia: come ha dichiarato una volta, in una grande azienda è essenziale che vi siano molteplici percorsi. Solo i fallimenti di Amazon gli hanno consentito di guadagnare miliardi di dollari: è dalle sconfitte e dagli errori che si impara e si migliora, e per questo i dipendenti di Bezos sono autorizzati a sperimentare. Ciò vuol dire che essi si assumono delle responsabilità importanti, che si traducono in rischi.

Elon Musk e il business

Decisamente diverso è il modus operandi di Musk, che si lascia persuadere di qualcosa solo se ciò viene dimostrato con l’analisi dei primi principi e mediante la logica. Certo, in questo confronto c’è da tener presente che Bezos e Musk lavorano in settori del tutto diversi: un potenziale errore in Amazon non mette a rischio la vita delle persone; un potenziale errore in Tesla o in SpaceX sì, visto che si parla di macchine e di razzi. Insomma, in questo caso è normale che Musk voglia tenere tutto sotto controllo e monitorare ogni aspetto da vicino, non accogliendo le decisioni che ritiene non giuste. Una notevole rigidità contraddistingue, dunque, lo stile di leadership di Musk, che anche per questo motivo impone ai propri dipendenti degli obiettivi impegnativi. Egli, a sua volta, esercita un monitoraggio costante e intenso per verificare che tali obiettivi siano raggiunti. Chissà, forse è anche questa la ragione per la quale Musk nel suo team ha avuto decisamente meno stabilità rispetto a Bezos.

Come si guida l’innovazione

Quelli adottati da Bezos e da Musk sono due stili alquanto diversi per la conduzione dell’innovazione. Il gran capo di Amazon si basa su passaggi di minima entità e incrementali: step guidati che, passo dopo passo, gli consentono di ottenere quei risultati che gli assicurano la credibilità indispensabile per permettergli di continuare a innovare. Al contrario, Musk ha costruito e rafforzato la propria reputazione con un approccio ad alto rischio, sfruttando il pensiero visionario.

La politica dei piccoli passi e la visione

Da un lato, c’è un uomo – Bezos – che è diventato un leader e soprattutto uno degli uomini più ricchi nel mondo in modo lento, con il passare del tempo, in virtù di esperimenti che si sono tradotti in performance solide e misurabili fondate sui dati. Dall’altro lato c’è un uomo – Musk – che non può e non vuole prescindere da una visione alta per le proprie imprese. Grandi visioni, insomma, e affermazioni dirompenti che gli permettono di attirare i finanziamenti necessari per avviare i progetti, ma anche le risorse umane che a quei progetti vogliono partecipare. Eppure, sia in un caso che nell’altro questi due imprenditori sono stati in grado di lanciare una vasta gamma di innovazioni e sempre con successo, al punto che oggi meritano di essere considerati e posti sulla vetta della graduatoria dei leader più innovativi del pianeta. Che cosa si può imparare da questo? In primo luogo che non esiste una formula certa, prevedibile, rigida e universale che conduca alla leadership innovativa: anzi, se esistesse essa potrebbe essere messa in pratica da chiunque, ed è evidente che così non è. 

Somiglianze e differenze

Vale la pena di mettere in risalto anche i punti di contatto tra Bezos e Musk, i quali sono accomunati dall’essere riusciti a trasformare in realtà le proprie visioni, e in modo evidentemente efficace e soddisfacente: tutti e due hanno costruito il proprio capitale innovativo e lo hanno sfruttato. Per esempio, quando Elon Musk ha fatto riferimento per le prime volte all’Hyperloop è riuscito a raccogliere investimenti molto ingenti e ha suscitato un notevole entusiasmo: chi altri ci sarebbe riuscito ipotizzando di costruire un tunnel sotterraneo a Los Angeles? Il capitale innovativo, pertanto, è una costante di questi due imprenditori. Anche se uno – Bezos – si è basato su un approccio Customer First, partendo dal presupposto che il focus su cui ci si deve concentrare è rappresentato dalle esigenze del cliente; l’altro – Musk – si è basato su un approccio Technology First, in funzione del quale devono essere le imprese a far capire ai clienti che cosa desiderano e di cosa hanno bisogno.